L’Aquila. Sono stati resi noti i risultati relativi al sondaggio sul gradimento dell’Esecutivo, realizzato dal 9 al 23 agosto 2016 dalla Winpoll Srls, del quale il capogruppo Sel – Sinistra Italiana Mario Mazzocca è stato soggetto committente. L’indagine, svolta tra gli elettori abruzzesi, ha confermato da un parte una certa disaffezione dei cittadini verso la politica, dall’altra è stato espresso con altrettanta chiarezza il giudizio sulla conoscenza e fiducia nei confronti dei componenti dell’Esecutivo. Il più conosciuto è il Presidente Luciano D’Alfonso sfiora il 92% per indice di popolarità, ma governatore a parte il podio va al vicepresidente Giovanni Lolli con il 66%, all’assessore alla sanità Silvio Paolucci con il 63% e al sottosegretario con delega all’ambiente Mario Mazzocca con il 61%. Seguono l’assessore ai parchi Donato di Matteo (59%), l’assessore alle politiche agricole Dino Pepe (56%), l’assessore alle politiche sociali Marinella Sclocco (53%), ultimo l’assessore alle aree interne Andrea Gerosolimo (51%).
I componenti che suscitano maggiore fiducia sono D’Alfonso (34%), Lolli (33%); Mazzocca e Paolucci (29%); Pepe e Sclocco (28%). Seguono Di Matteo (23%) e Gerosolimo (20%). Dalle interviste ascoltate emerge chiaramente come una apprezzabile quota dei flussi di voto che si spostano dal PD verso altre formazioni (SEL e M5S ‘in primis’) è per lo più dovuta ad uno scontento delle politiche del governo nazionale. Entrando nel merito delle singole liste, poi, si nota come i valori di talune (Regione Facile, Abruzzo Civico e Valore Abruzzo) tendono ovviamente ad essere sottostimati a causa della mancata copertura mediatica nazionale (in quanto trattasi di liste civiche) e di assenza di candidati «portatori di acqua» che fanno sentire il loro peso esclusivamente nelle settimane pre-elettorali. In ogni caso, la criticità principale è per il Partito Democratico che perderebbe 9 punti percentuali rispetto alle ultime europee. Il confronto con il dato delle ultime regionali, che apparentemente evidenzierebbe una sostanziale tenuta del PD, va letto invece come un segnale di allarme. Ecco perché: I voti di Regione Facile, del Psi, di Valore Abruzzo dovevano di fatto essere assorbiti dal Pd, cosa che non avviene. La sottostima di Abruzzo Civico a vantaggio del Pd, verrà poi ricompensata da una crescita del primo e da un corrispettivo calo dei democratici. I dati presi in considerazione sono già comprensivi di un 7% di elettori che hanno votato Pd nel 2014, ma che al momento non sono più sicuri di rivotarlo. Sinistra Ecologia e Libertà sembra, invece, approfittare della crisi del Partito Democratico, triplicando quasi (dal 2,399% al 5,898%) i suoi voti, provenienti in gran parte proprio dai Democratici oltre che da Rifondazione Comunista.