Teramo. “Con il nuovo decreto sul terremoto l’area del cratere si estenderà a sei nuovi comuni, tutti del Teramano, ovvero Campli, Castelli, Civitella del Tronto, Torricella Sicura, Tossicia e Teramo, quest’ultima con un supplemento di obbligo dimostrativo relativo al nesso di causalità”. Lo ha detto in conferenza stampa a Pescara il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, facendo il punto sulle nuove misure previste dal governo in seguito alle scosse del 26 e 30 ottobre. “In ogni caso ¬ ha aggiunto D’Alfonso – la grande novità è che questo decreto ‘decraterizza’ il terremoto, in quanto tutti i danni, anche fuori dal cratere, saranno coperti sulla base del nesso di causalità che sarà attestato dai tecnici della Protezione civile”.¬ I sei comuni del Teramano inseriti nell’area del cratere andranno ad aggiungersi a quelli già riconosciuti nel decreto seguito al sisma dello scorso 24 agosto, ovvero Campotosto (Aq), Capitignano (Aq), Montereale (Aq), Rocca Santa Maria (Te), Valle Castellana (Te), Cortino (Te), Crognaleto (Te) e Montorio al Vomano (Te), portando complessivamente a 14 le località abruzzesi comprese nell’ elenco.
“Per questi comuni sono previste licenze in deroga per fare assunzioni, la deroga dal patto di stabilità, una semplificazione sulle verifiche strutturali e l’assunzione di 350 figure specializzate a livello nazionale ¬ spiega D’Alfonso ¬ sono già disponibili 6 miliardi di euro e sulla base della misurazione del fabbisogno, le risorse potrebbero anche aumentare”. D’Alfonso tiene a sottolineare che anche i Comuni abruzzesi non compresi nell’area del cratere saranno assistiti: “Il cratere, con questo decreto, si riduce soltanto ad un fatto emotivo e l’unica differenza, rispetto ai comuni che non rientrano nell’elenco, riguarda la copertura delle seconde case al di fuori del centro storico ¬ rimarca il presidente della Regione – in ogni caso, anche nei comuni al di fuori del cratere, chi è in grado di dimostrare di avere una seconda casa in esercizio, con regolare contratto di affitto, sarà risarcito”. Il governatore sottolinea che “in tutto l’Abruzzo, una volta provato il nesso di causalità, attraverso le verifiche della protezione civile e non più con le autocertificazioni, saranno coperti i danni alle strutture pubbliche, private e religiose, e quelli alle attività economiche”. Infine un riferimento all’edilizia stilistica: “Su questo fronte i comuni più colpiti sono Teramo, Montorio al Vomano, Isola del Gran Sasso, Campli e Sulmona ¬ fa sapere D’Alfonso ¬ noi saremo la prima regione a formulare degli elaborati progettuali per partecipare al piano Casa Italia”.