Teramo. Aumenta il numero delle persone sfollate nel Comune di Teramo, dove ai 261 di ieri si sono aggiunte oggi altre 56 persone interessate da otto ordinanze di sgombeo relative ad edifici privati di Forcella, Valle san Giovanni, Miano, Villa Ripa, Rapino, Spiano e centro città. Lo riferisce il Comune di Teramo aggiungendo che, complessivamente sono pervenute al Centro operativo comunale di Teramo 407 segnalazioni. “Ai senza¬tetto ¬ dice il Comune ¬ è stata proposta l’alternativa tra l’autonoma sistemazione o l’ospitalità in albergo e il 90% ha optato per la prima proposta”. Il Sindaco, Maurizio Brucchi, si è riunito con i dirigenti scolastici, ai quali ha comunicato la decisione, presa di concerto con il presidente della Provincia e comunicata al Prefetto, che da mercoledì 2 Novembre e fino a Sabato prossimo, 5 novembre, tutte le scuole di ogni ordine e grado rimarranno chiuse, al fine di continuare e completare le verifiche e realizzare gli eventuali piccoli immediati interventi. Analogo provvedimento è stato assunto per l’Università, di concerto con il Magnifico Rettore. Oggi riapriranno intanto i cimiteri di Cartecchio, San Nicolò, Caprafico e Miano, con l’accesso al cimitero cittadino garantito da un ingresso laterale, visto che il sisma ha danneggiato quello utilizzato abitualmente, e con alcune zone dei cimiteri comunque interdette alla visita. Disposta inoltre la chiusura dell’edificio dove hanno sede i giudici di pace, perché i locali sono stati dichiarati inagibili. Questo il report elaborato dai sindaci dei Comuni del Teramano contenente informazioni circa le persone fuori casa in seguito al terremoto e le eventuali criticità presenti sul territorio. Questa la situazione, comune per comune, secondo i dati presenti nel report: Ancarano, 50 persone fuori casa, chiusa la Chiesa della Madonna della Misericordia, accoglienza al Palazzetto dello sport; Arsita, 8 persone fuori casa; Atri, 2 famiglie; Basciano, 20 persone, chiusa a scopo precauzionale la Torre Civica; Bellante, 4 persone fuori casa, chiusa e inagibile la chiesa di Santa Croce, allestiti diversi centri di ritrovo; Castelli, 37 persone fuori casa, inagibile tutto il centro storico, istituita la zona rossa, 3 aree di accoglienza; Campli, 150 persone, diverse chiese chiuse oltre al Museo archeologico, accoglienza al Palazzetto dello sport; Castiglione Messer Raimondo, 4 famiglie, accoglienza nella palestra comunale; Cellino Attanasio, 30 persone fuori casa, Comune inagibile, strada di accesso al paese bloccata dalla caduta del campanile, accoglienza nel campo sportivo non coperto; Cermignano, 30 persone fuori casa, tendopoli al campo sportivo; Civitella del Tronto, 100 persone fuori casa, accoglienza in moduli provvisori e scuola; Colledara, 40 persone, tre zone rosse, 2 strutture di accoglienza; Corropoli, 2 famiglie; Cortino, non è stato possibile stimare il numero dei fuori casa, 2 strutture di accoglienza; Crognaleto, 146 persone, accoglienza in 2 tensostrutture; Fano Adriano, 20 fuori casa, chiuse 2 chiese, accoglienza in ostello ricettivo; Isola del Gran Sasso, 50 persone, accoglienza in 4 tende; Montorio al Vomano, 2.000 persone, 4 strutture di accoglienza; Notaresco, 18 famiglie; Penna Sant’Andrea, circa 100 persone, evacuato l’intero centro storico; Rocca Santa Maria, 7 persone, accoglienza nella sala polifunzionale; Teramo, 120 persone (salite in serata a 317), 7 strutture di accoglienza; Torricella Sicura, 10 famiglie, chiuse tutte le chiese, 4 strutture accoglienza; Tossicia, 120 persone, chiusa la chiesa, 5 aree di accoglienza; Torano, 15 persone, chiesa inagibile; Valle Castellana, 100 persone, 3 punti di accoglienza, alcune strade chiuse. Da un primo monitoraggio effettuato dalla Provincia sulle scuole di sua competenza al momento si registrerebbero tre situazioni veramente critiche: una tra il “Forti” e il “Pascal” di Teramo (istituti contigui), con 28 aule con problemi, anche se non di tipo strutturale, oltre agli uffici amministrativi; l’altra al Convitto di Teramo dove ci sono 5 aule con lesioni e un piano del dormitorio che attualmente alloggia 40 convittori inagibile. “Intanto faremo subito i lavori dove è possibile ¬ ha dichiarato il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino ¬ e pensiamo di recuperare all’uso una parte degli spazi danneggiati. Per i convittori potremmo decidere per una momentanea sistemazione in una struttura alberghiera. Stiamo già verificando con i Dirigenti le diverse opzioni”. L’Ospedale veterinario di Piano d’Accio resterà aperto quale Area di ricovero notturno per l’accoglienza degli studenti che ne avessero bisogno e per i cittadini segnalati dal COC fino a sabato 5 novembre. L’attività clinica dell’Ospedale Veterinario di Piano d’Accio è limitata alla sola emergenza. I turni degli studenti per l’H24 rimangono invariati. Chi ha esigenze diverse può inviare un SMS a 380/3883406 (cellulare del medico di turno)”. “Nella sede di Avezzano ¬ rende noto sempre l’ateneo di Teramo ¬ tutte le attività, sia didattiche sia amministrative, riprenderanno da mercoledì 2 novembre”.