Chieti. Fondato nel 1965 il Wildlife Photographer of the Year è il più longevo e prestigioso concorso di fotografia naturalistica nel mondo. Nicola Di Sario, nato e cresciuto in Abruzzo, vive a Canosa Sannita in provincia di Chieti ed è appassionato di fotografia naturalistica da poco più di 10 anni. “Avere una foto nel Wildlife Photographer of the Year è come sognare ad occhi aperti, una sensazione davvero indescrivibile essere fra le foto sottoposte al vaglio della giuria. Al di là della particolarità dell’evento, della cerimonia al Museo di Storia Naturale di Londra, a cui partecipa a tutti gli effetti il gotha della fotografia mondiale, è difficile nascondere l’emozione nell’avere una foto nella mostra, visitata ogni anno da milioni di persone a Londra e nelle varie edizioni in tutto il mondo. Sono felice e orgoglioso di avere avuto questo privilegio, perché una della principali motivazioni che mi spinge a praticare con passione e sacrificio questo genere di fotografia è sensibilizzare lo spettatore alla conservazione della natura, e quando una foto raggiunge tali livelli di esposizione, si puo’ dire di essere sulla buona strada per raggiungere questo ambizioso obiettivo. La foto è stata scattata sulle sponde del lago Awasa, in Etiopia, dove sono andato per dedicare attenzione alla natura di quello straordinario Paese e per fotografare questa splendida specie di uccelli, bellissimi e dal comportamento interessante. Il sole stava tramontando sul lago e l’atmosfera è diventata magica, così ho scelto una posizione che mi permettesse di avere come sfondo l’acqua che rifletteva le ultime luci del gi
orno. L’idea era quella di sottolineare questa atmosfera “dark”, cornice perfetta per gli occhi seducenti dello storno, con un bianco e nero che si è imposto, nonostante i bellissimi colori del piumaggio. Così lo scatto è diventato tanto unico da essere notato al concorso. Naturalmente l’occhio è il punto di forza, il baricentro della foto: non appena mi sono reso conto che il colore e l’espressione degli occhi avrebbero potuto fare la differenza in una foto in bianco e nero, ho deciso di impostare la fotocamera per questo scatto e gli incredibili colori del piumaggio di questi uccelli sono diventati per un momento secondari”.