L’Aquila. Interrogazione al presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, del consigliere regionale del M5S Riccardo Mercante sulla ventilata chiusura, il prossimo 31 dicembre, della sede aquilana dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. “La Regione fa finta di nulla spiega l’esponente grillino. A distanza di pochissime settimane dal terribile terremoto che ha devastato Amatrice (L’Aquila) ed ha colpito duramente anche il nostro territorio sta per scomparire una struttura che ha, tra le sue finalità, proprio quella di studiare le dodici faglie che attraversano il sottosuolo abruzzese e che sono state causa, fino ad oggi, di fenomeni sismici di spaventosa intensità come quello dell’Aquila del 2009. Ed uno dei compiti principali dell’istituto è il controllo della sismicità della faglia di Campotosto (L’Aquila), sita sotto l’omonimo lago che, in caso di rottura delle dighe, riverserebbe le sue acque sull’intera valle del Vomano”. Secondo Mercante, “e’ una lacuna gravissima, soprattutto ove si consideri che attraverso una opportuna attività di studio e prevenzione, così come accade in altri paesi come la California od il Giappone, sarebbe possibile ridurre al minimo, se non azzerare, gli effetti devastanti dei terremoti, sia in termini di vite umane che di danneggiamenti al patrimonio artistico ed edilizio”. “Ritengo necessario un intervento da parte della Regione su tale questione così come sulla predisposizione di un sistema di allarme presso la diga di Campotosto come da me richiesto con una apposita risoluzione conclude . Quando si parla di terremoti non ci si può affidare al caso ma occorre agire in tempo per evitare che si verifichino nuove tragedie”.