L’Aquila. “Per la prima visita al seno non ci sono tempi di attesa mentre, per i controlli da fare sui pazienti oncologici, c’è la garanzia assicurata direttamente dal reparto che monitora, valuta e fissa le prenotazioni, al di fuori del Cup, seguendo il malato in base alle specifiche necessità”. Lo afferma il manager della Asl, Rinaldo Tordera, in merito alle liste di attesa all’ospedale di L’Aquila. “Per la prima visita”, aggiunge Tordera, “per la quale serve l’impegnativa con l’indicazione specifica, l’accesso al cup è immediato: oggi prenoti, domani fai la visita”. “Nel caso di controllo per malati oncologici, invece, il paziente ha la certezza di essere seguito in modo adeguato perché è la stessa senologia dell’ospedale aquilano, diretta dal dr. Alberto Bafile, che lo visita e, in base alle necessità terapeutiche, stabilisce se rivederlo in tempi brevissimi o a medio termine. Tutto ciò senza passare attraverso il Cup perché le prenotazioni, calibrate sulla valutazione dello specialista, vengono effettuate direttamente dal reparto ospedaliero”. “Le uniche criticità”, aggiunge Tordera, “su cui stiamo lavorando per ridurle, riguardano coloro che, senza avere né sintomi né malattie, vogliono sottoporsi a una semplice visita di controllo. I tempi lunghi sono dovuti, in certo senso, anche alla qualità delle prestazioni ospedaliere erogate all’Aquila, nel senso che c’è un’altissima richiesta, alimentata in larga misura da utenti provenienti da altre regioni e da altre asl della provincia. A prescindere da questo siamo al lavoro, già da tempo, per cercare di potenziare gli organici. A fronte di tutto ciò”, prosegue il Manager, “va tuttavia segnalata una quota di utenti, che fluttua tra il 15 e il 20%, che, dopo aver prenotato al Cup, non si presenta nel giorno della visita o dell’esame. Proprio al fine di individuare le prenotazioni inoltrate e non disdette, abbiamo avviato il servizio recall, che in pochi mesi ha già dato risultati eccellenti. Con questa iniziativa, a ridosso della data della visita o dell’esame prenotati, i nostri operatori chiamano gli utenti per chiedere se confermano le prenotazioni; in caso contrario, le caselle che si liberano vengono riassegnate ad altri in attesa, contribuendo così a ridurre i tempi. Solo nel primo mese di attività del recall, dal 18 aprile al 18 maggio scorsi, sono state recuperate 335 prenotazioni che sarebbero altrimenti andate perdute”. Tordera, infine, illustra un’altra importante novità relativa all’assistenza oncologica. “Proprio di recente”, puntualizza, “abbiamo stabilito percorsi personalizzati di cure per i malati oncologici, separando le specifiche competenze ospedaliere, riservate ai casi acuti, da quelle relative all’assistenza territoriale che si avvale già da oggi di una rete ambulatoriale ramificata su tutto il territori provinciale. Due strade diverse da intraprendere”, conclude Tordera, “a seconda che il malato debba essere necessariamente trattato in ospedale oppure seguito nel tempo, con cadenze prestabilite, attraverso l’assistenza ambulatoriale. Nuovi percorsi che servono a rafforzare la vocazione oncologica territoriale del San Salvatore”.