L’Aquila. “Lotta continua contro gli inceneritori e contro questo tipo di scelte del Governo centrale. Abbiamo scelto la strada dell’economia circolare che sta dando i primi risultati”. Così il sottosegretario della Regione Abruzzo con delega all’Ambiente, Mario Mazzocca, a proposito del decreto del presidente del Consiglio dei ministri relativo ai nuovi inceneritori, uno dei quali dovrebbe essere realizzato in Abruzzo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 ottobre scorso. “Non vale la pena inserire un impianto di incenerimento in Abruzzo, non dal punto di vista ideologico, ma sostanziale: non serve, è pericoloso per la salute perché dal punto di vista geomorfologico sarebbe assurdo un impianto di quel tipo, e soprattutto non conviene dal punto di vista economico finanziario. C’è un limite ha ricordato il sottosegretario al di sotto del quale non conviene, cioè le 100 tonnellate annue. Noi siamo sulle 55. Se si persevera dobbiamo pensare male? Dobbiamo pensare che vogliano far arrivare qui i rifiuti dal Lazio, dalla Campania, dall’Albania? Io non lo voglio pensare, e allora mi batto per dire no”. “L’Abruzzo ha scelto l’economia circolare e in poco tempo, ancora senza infrastrutturazione, ma solo comunicando, abbiamo raggiunto il 55% di differenziata, dal 45% da cui eravamo partiti. Ora che creeremo la rete ha concluso i risultati saranno ancora migliori”.
Il Gruppo del Movimento 5 Stelle alla Regione Abruzzo chiede le “immediate dimissioni del sottosegretario alla presidenza della Giunta d’Abruzzo Mario Mazzocca”. La richiesta giunge dopo la pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale, del Decreto del Presidente del Consiglio di applicazione dell’articolo 35 dello Sblocca Italia (Decreto legge 12 settembre 2014, n. 133) relativo, tra l’altro, all’individuazione del fabbisogno residuo da coprire realizzando impianti di incenerimento con recupero di rifiuti urbani e assimilati. Tra gli otto inceneritori pianificati, ne viene previsto uno in Abruzzo. “Solo chiacchiere quelle che ci ha propinato questo Governo regionale ha detto il Consigliere regionale pentastellato Sara Marcozzi, in un incontro con i giornalisti, a Pescara a parole sempre schierato contro l’inceneritore, ma che nei fatti non ha attuato alcuna misura possibile che scongiurasse questo pericolo, come approvare il nuovo PRGR o la nostra proposta di legge. Oggi, come se ciò non bastasse, continua nella sua propaganda a discapito dell’Abruzzo anche promuovendo il Sì al Referendum Costituzionale. Se vincesse il Sì, infatti, si costituzionalizzerebbe lo Sblocca Italia, contro il quale già pendono ricorsi avanti alla Corte Costituzionale, che priverà le Regioni di ogni competenza in materia di inceneritori e consentirà definitivamente tutto questo”. “La notizia dell’inceneritore in Abruzzo previsto dal Governo Renzi ci offre, un ulteriore motivo per sostenere il nostro NO alla proposta di riforma costituzionale sulla quale saremo chiamati a votare il prossimo 4 dicembre. L’Abruzzo conclude Sara Marcozzi ci appare in mano a un Governo disinteressato al bene pubblico, questa è l’ennesima prova che se non si tratta di cattiva gestione quantomeno si tratta di pericolosa superficialità”.