L’Aquila. Stabili, nel secondo trimestre del 2016, le esportazioni dei distretti abruzzesi, con un +0,1%, in linea con l’andamento complessivo dei distretti italiani (+0,2%). Si distinguono le buone performance della pasta di Fara (+3,4%) e dell’abbigliamento nord abruzzese (+14%), che controbilanciano le esportazioni pressoché invariate del distretto dei vini di Montepulciano (0,1%) e il calo del mobilio abruzzese (7,2%) e dell’abbigliamento sud abruzzese (12,7%). Sono i principali risultati che emergono dal Monitor dei distretti industriali dell’Abruzzo curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Continua a crescere il polo Ict dell’Aquila (+60,5%) sempre grazie all’impulso dato dall’incremento dei flussi verso il suo primo mercato di sbocco, gli Stati Uniti (94,6% delle esportazioni totali) che mostra un incremento del 56,6%. Il polo Ict dell’Aquila è anche nel secondo trimestre 2016 il primo polo Italiano Ict per volumi di crescita, con un aumento dell’export di 19,4 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante il complesso dei distretti abruzzesi stia mostrando segnale di stabilizzazione rispetto al momento negativo vissuto negli anni passati, il livello dell’export si trova ancora lontano dal picco dei flussi commerciali raggiunto prima della crisi (42% rispetto al primo semestre del 2008). Il comparto alimentare anche in questo caso si riconferma come il motore delle esportazioni abruzzesi, mentre risalta la situazione particolarmente critica del distretto dell’abbigliamento sud abruzzese. I dati sugli ammortizzatori sociali evidenziano segnali positivi: in particolare, nel periodo tra gennaio e agosto 2016, si osserva un ulteriore decremento delle ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni, soprattutto della Cig straordinaria.