L’Aquila. Abruzzo al terzo posto tra le regioni italiane per l’incremento delle esportazioni nei primi sei mesi del 2016, pari a 500 milioni di euro (+13,6%). In controtendenza con gli anni recenti, ad aiutare l’Abruzzo a raggiungere questo risultato ci sono anche le produzioni tipiche del mondo dell’impresa piccola e media della nostra regione. E’ quanto emerge da un’indagine condotta dal ricercatore Aldo Ronci per conto della Cna Abruzzo. Secondo l’indagine, illustrata stamani in conferenza stampa, i dati positivi sono frutto dei buoni risultati conseguiti sia nell’area dell’Unione europea (+11,4% a fronte del 3,1% nazionale) sia nei paesi extraUe (+21,6%; Italia 3,9%). Un risultato, quest’ultimo, che contribuisce solo in parte a ridurre la differenza negativa con la media nazionale, di oltre venti punti più alta (43%). ”Nel primo semestre dell’anno passato ha detto Ronci, affiancato dal presidente della Cna, Italo Lupo, e dal direttore, Graziano Di Costanzo l’export abruzzese ammontava a 3.673 milioni di euro, mentre nel primo semestre di quest’anno è stato di 4.173. Tra i settori, si confermano gli eccellenti risultati dei mezzi di trasporto, che ottengono un incremento di 278 milioni di euro (+16%), e degli apparecchi elettronici, caratterizzato da un aumento di 53 milioni (+73,2%) in gran parte ascrivibile al Polo Ict dell’Aquila. Ma le maggiori sorprese positive sono appannaggio delle altre produzioni che, a differenza di quanto accaduto negli ultimi anni e nel recente passato, finalmente riescono a crescere di ben 169 milioni, di euro, pari al 9,1%”. Al di là dei mezzi di trasporto, si registrano i buoni andamenti dei prodotti in metallo (+65), degli articoli farmaceutici (+21), degli articoli in pelle (+15), dei prodotti chimici (+9), degli apparecchi elettrici (+7) e degli articoli in gomma (+5). Settori, questi, che nel primo semestre 2015 avevano segnato quasi tutti una flessione. Quanto all’agroalimentare, la bilancia delle esportazioni segna un incremento di 18 milioni di euro (da 262 milioni del primo semestre 2015 a 280 di quello 2016), pari al +6,9% (+2,9% in Italia)