Si è spento questa mattina a Roma, all’età di 95 anni, Carlo Azeglio Ciampi. Ciampi era nato a Livorno nel 1920 è stato presidente della Repubblica dal 1999 al 2006. Era cittadino onorario di Rocca di Mezzo (L’Aquila), dove aveva anche acquistato una casa e soleva trascorrere le vacanze. Ciampi era ricoverato da alcuni giorni nella Clinica Pio XI, dopo un peggioramento delle sue condizioni di salute, pare che recentemente fosse stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. “L’abbraccio del Governo alla signora Franca. E un pensiero grato all’uomo delle Istituzioni che ha servito con passione l’Italia”, scrive su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Avrebbe compiuto 96 anni il prossimo dicembre. La camera ardente aprirà domani, sabato, alle 16 in sala Nassirya a Palazzo Madama. Sarà presente il presidente del Senato, Pietro Grasso. La camera ardente chiuderà alle 20 per poi nuovamente riaprire domenica, dalle 9 fino alle 13. Secondo quanto si apprende, le esequie dovrebbero tenersi, per volontà della famiglia, in forma privata a Roma e non dovrebbero essere funerali di Stato. ” Piango la scomparsa di Carlo Azeglio Ciampi, fulgido e indimenticato esempio di statista. Grande sostenitore dell’Unione Europea, egli ha saputo ricoprire tutte le cariche che gli sono state affidate – Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, Ministro e Governatore della Banca d’Italia – con rigore e umanità al tempo stesso. Mi piace ricordare la nascita del suo intenso rapporto con l’Abruzzo: dopo l’armistizio dell’8 settembre non volle aderire alla Repubblica di Salò e trovò rifugio a Scanno. Nel marzo del 1944 partì da Sulmona insieme ad altri antifascisti per passare nell’Italia liberata dagli Alleati; arrivò a Casoli, dove fu accolto dai componenti della Brigata Maiella, tracciando in questo modo quello che oggi è noto a tutti come “il sentiero della libertà”. Di quella sua traversata resta un diario conservato nel liceo scientifico di Sulmona, che intendo visitare al più presto per onorarne la memoria. Il cordoglio mio e di tutti gli abruzzesi si leva alto nel ricordare un uomo esemplare, di cui sentiamo già la mancanza” così in una nota il governatore Luciano D’Alfonso.