Teramo. Aumentano i danni post sisma in provincia di Teramo. Nel corso del monitoraggio sugli edifici di propria competenza la Provincia ha infatti dichiarato inagibile alcune aule dell’istituto tecnico commerciale Pascal di Teramo. Inagibili in particolare, i laboratori e l’auditorium dell’istituto e tre “corpi” della scuola comprendenti: due aule per piano per tre piani; a piano terra l’ingresso a palestra e bagni; al primo e secondo piano un’aula e un bagno per ogni piano. Una situazione a fronte della quale andranno individuati gli interventi e trovate le risorse necessarie per sistemare le parti danneggiate, questioni che la Provincia porrà al tavolo istituzionale convocato dal capo del dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, e dal commissario straordinario per la ricostruzione delle zone colpite dal sisma, Vasco Errani. In seguito alle verifiche all’Iti Alessandrini, sono state interdette in via precauzionale l’uso del secondo piano. Criticità anche all’Istituto tecnico Comi e al Liceo classico Delfico dove partiranno subito i lavori per la messa in sicurezza della facciata. Tra i locali dichiarati inagibili anche l’ultimo piano del Convitto, piano chiuso dal sisma del 2009. Nel corso dei lavori di sistemazione del Liceo Classico, dove nessuna lesione è stata riscontrata all’all’interno della struttura, l’ingresso nell’edificio sarà garantito dalla porta laterale. “Con il monitoraggio e i rilievi della Protezione civile le scuole che necessitano di interventi entrano a far parte dell’elenco di quelle che avranno priorità di finanziamento spiega il presidente Renzo Di Sabatino che ha partecipato alla riunione con il commissario straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani, a Montereale e incontrato i tecnici della Protezione civile che stanno compiendo i sopralluoghi sulle scuole della Provincia “adesso affrontiamo l’emergenza come ha detto Errani, e quindi, insieme al consigliere delegato alle scuole, Graziano Ciapanna, stiamo verificando come far partire subito i lavori per la messa in sicurezza della facciata del Delfico. Altro problema è quello della vulnerabilità degli edifici pubblici; qui dobbiamo attendere il Piano nazionale e gli stanziamenti da parte del Governo, ma faremo schede puntuali per ogni scuola. Da ieri siamo in contatto con i dirigenti scolastici per le decisioni del caso”.