Sulmona. Torna di attualità, dopo il sequestro della scuola Romolo Capranica di Amatrice gravemente lesionata dal sisma del 24 agosto, il sequestro dell’Istituto ‘De NinoMorandi’ di Sulmona, nell’ottobre 2014, che per la procura peligna fu oggetto di lavori di adeguamento sismico dopo il terremoto del 2009 ma eseguiti solo in parte ed in modo difforme dai progetti. “Visto quello che è successo ad Amatrice” dice oggi il comandante provinciale della Guardia di Finanza di L’Aquila, il colonnello Flavio Urbani, reduce dal soccorso prestato ad Amatrice con il resto delle Fiamme Gialle aquilane “quel sequestro da noi operato a Sulmona due anni fa, su disposizione della Procura e tuttora in atto, appare un fatto ancora più importante”. La scuola peligna, che contiene gli indirizzi commerciale e per geometri, nel 2012 è stata “oggetto di lavori per la messa in sicurezza finalizzata all’adeguamento sismico” che, è emerso dall’inchiesta, sono stati “realizzati solo in parte e in maniera difforme da quella prevista progettualmente”. Di qui il sequestro del 17 ottobre 2014, che ha costretto 400 alunni a trasferirsi all’Istituto industriale di Pratola Peligna, in una sorta di parcheggio che prosegue ancora oggi. Secondo il comandante Urbani, la scuola “non solo non era stata adeguata, ma i lavori difformi svolti addirittura hanno indebolito ulteriormente la struttura”. Nell’ambito dell’inchiesta, sette imputati sono stati rinviati a giudizio con le accuse di falso e truffa ai danni dello Stato. La prossima udienza dibattimentale è prevista il 17 marzo prossimo.