Teramo. 
È ancora avvolta nel mistero e senza una precisa vita investigativa, ad un anno di distanza, l’ indagine sulla morte della giovane Giulia Di Sabatino, la 19enne di Tortoreto (Teramo) deceduta dopo un volo dal cavalcavia dell’ autostrada A14 nel territorio di Mosciano Sant’Angelo. I resti dilaniati della giovane furono segnalati da alcuni automobilisti in transito lungo la carreggiata nord dell’A14 e rinvenuti dagli agenti della polizia autostradale, all’alba di un anno fa. La tragedia si verificò nella notte tra il 31 agosto e il 1/o settembre, giorno in cui Giulia avrebbe compiuto 19 anni. La procura di Teramo ha iscritto due persone sul registro degli indagati di un fascicolo aperto per istigazione al suicidio: l’uomo di 41 anni che la sera del 31 agosto diede un passaggio in scooter per un tratto di strada alla 19enne incontrata lungo la strada che da Tortoreto Paese porta al Salinello, vicino al bowling, e il ragazzo di 25 anni che con la sua Panda rossa l’accompagnò vicino al cavalcavia. Le perizie affidate dal pm Irene Scordamaglia, sul pc e il telefonino di Giulia, ma anche l’esame del Dna sul giovane automobilista che le diede un passaggio e che quella sera ebbe con lei un rapporto sessuale, non hanno aiutato a chiarire un mistero e dare una ragione ai genitori Luciano e Meri, che però insistono: “Nostra figlia è stata uccisa”.
Giallo del cavalcavia: ad un anno di distanza nessuna svolta per la morte di Giulia, due gli indagati
