Teramo. Rosina Tanga, 90 anni, è la quarta vittima abruzzese, se pur indiretta, del sisma che ha sconvolto il centro Italia. Come riporta Il Messaggero l’anziana originaria di Morrice, una frazione di Valle Castellana (Teramo), non ha retto al dolore di aver perduto la sua casa ed è morta a causa di un malore. La sua abitazione era stata seriamente lesionata e interessata da un parziale crollo. Sono stati i Vigili del Fuoco a soccorrerla venerdì mattina per via di un malore. Il sindaco di Valle Castellana, Vincenzo Esposito, è accorso subito «La sua casa, fonte di ricordi di una vita intera ed ora quasi distrutta dal sisma, l’ha atterrita» ricorda il primo cittadino. «Forse sicuramente per questo motivo se n’è andata, non ha retto all’emozione». La donna è deceduta all’ospedale Mazzoni di Ascoli, città molto più vicina al paese che il capoluogo teramano, soprattutto quando si tratta di sanità. L’Abruzzo aveva pianto altre tre vittime del terremoto: Marisol Piermarini di appena 18 mesi, rimasta sepolta tra le macerie di Accumoli mentre era rannicchiata sul suo lettino. La mamma Martina, assieme al marito Massimiliano, era sopravvissuta al sisma del nove aprile all’Aquila dopo il quale si era trasferita nell’ascolano. Altra vittima abruzzese il maresciallo Giampaolo Pace, il carabiniere di origini aquilane è rimasto seppellito dalle macerie dell’abitazione familiare ad Accumoli. Aveva 43 anni ed era in servizio dal 2010 al Nucleo investigativo del Reparto operativo. In precedenza era stato a San Demetrio, poi a Rancitelli e, infine, dopo il sisma del 2009, tornato nel capoluogo. Infine la storia del parroco di Civitella del Tronto, don Stefano Iacono. Ad essergli fatale lo spavento per la scossa tellurica che gli ha provocato un infarto.