Rieti. Un terremoto di magnitudo 6.0, avvertito in tutto il centro Italia, si è verificato intorno alle 3.36 in provincia di Rieti al confine tra le città di Rieti e Perugia. L’epicentro, ad una profondità di 4 chilometri, sarebbe stato localizzato dall’Ingv, sui Monti Reatini nel comune di Accumuli. Il sisma a causa delle sua forte intensità, è stato avvertito distintamente a Roma, in Abruzzo e in Umbria. Convocato il comitato operativo della Protezione civile. Sono finora 18 le scosse di terremoto che si sono susseguite nel centro Italia. Alle 4.42 e alle 4.43 altre due forti scosse in provincia di Perugia, di magnitudo 5.1 e 5.4. In precedenza un’altra scossa di una certa entita’ era stata registrata alle 3.56 a Rieti (magnitudo 4,4). L’ultima scossa registrata finora alle 4.55 sempre nel territorio di Rieti, di magnitudo 3.5. Il sindaco di Amatrice parla di una paese che non c’è più, manca l’energia elettrica ed il centro abitato risulta isolato a causa di una frana e di un ponte che sta per crollare, segnalate, inoltre, dal primo cittadino persone sotto le macerie e diversi i feriti. Mezzi speciali in arrivo ad Amatrice e ad Accumuli. Molte le persone che segnalano di essere rimaste bloccate all’interno delle abitazioni. Alcuni parlano anche di urla provenire da sotto le macerie. I crolli, che si sono verificati nei centri storici, sono al momento abitati dai molti vacanzieri provenienti principalmente da Roma. Il sindaco di Accumuli a Rainews24 ha dichiarato: “Siamo in piena emergenza: crolli e gente sotto le macerie, ma ancora non si vedono i soccorsi, non possiamo intervenire, siamo inermi di fronte ai crolli”, il primo cittadino sconvolto parla anche di morti accertati. Dalla pagina facebook del rifugio Franchetti, fanno sapere di un forte rumore di crollo proveniente dalla parete est del Corno Piccolo, di cui ancora non è chiara l’entità: “Ore 3.30: anche noi qui al rifugio siamo stati svegliati da una forte scossa di terremoto, nella nebbia si è sentito un forte rumore di crollo dalla parete est del Corno Piccolo: al momento non si vede di quale entità, ma l’impressione è che sia venuto giù un bel pezzetto di montagna… L’incubo è tornato. Noi stiamo tutti bene, impauriti come tutti certo ma bene: non volevo drammatizzare, solo che è stato un risveglio brusco… Appena ora un’altra scossa sussultoria, meno forte”.
Migliaia i commenti sui social network e le persone che sono scese in strada. Un tam tam di messaggi sul web e chiamate ha animato la notte tanto da mandare in tilt anche il sito dell’Ingv. Anche il server di MarsicaLive e di AbruzzoLive sono andati in tilt a causa delle numerose visite. “Sul sisma non abbiamo ancora tutte le informazioni necessarie ma si tratta certamente di un sisma di magnitudo importante che ha colpito una zona molto estesa dell’Italia appenninica centrale, ricca di centri storici e di località minori”. Sottolinea Paolo Messina, direttore del CNR Igag – Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche. “Data la vastità dell’area che è stata colpita è presumibile che l’ipocentro si trovi a profondità anche superiore ai 4 chilometri, probabilmente intorno ai 7 km. Non dobbiamo stabilire un nesso diretto con le scosse avvertite in Sicilia. E’ purtroppo possibile che si verifichino altre scosse, speriamo di magnitudo inferiore. In questa situazione l’unica cosa da fare è seguire le indicazioni di protezione civile e sindaci”. Un orario “maledetto”, che riporta alla mente la notte vissuta 7 anni fa, quando il centro Italia fu svegliato dalla scossa che distrusse L’Aquila. Le intensità sono paragonabili, secondo gli esperti, a quelle del terremoto dell’Aquila, ma l’epicentro è in una zona meno densamente popolata.