L’Aquila. “Fino a oggi abbiamo difeso gli aquilani dall’aumento delle tasse, ma nei prossimi anni dovremo ricominciare ad adeguarci agli altri Comuni italiani e agiremo anche sull’evasione fiscale, che è spaventosa. Comunque oggi stesso comincia la battaglia per avere i fondi da Roma e questa volta subito. Quanto? Minimo la stessa cifra di 16 milioni di euro, da inserire nella legge di stabilità 2017”. Annuncia una stretta sulle tasse comunali per il futuro, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, nel corso di un incontro con la stampa all’indomani dell’approvazione in fortissimo ritardo del bilancio 2016, venendo sempre meno di qui in avanti i contributi straordinari del governo per compensare nell’equilibrio dei conti le maggiori spese e le minori entrate dovute agli effetti ancora notevoli del sisma del 6 aprile 2009, in particolare l’inagibilità del patrimonio edilizio. I contributi sono passati in 7 anni da 25 a 16 milioni di euro e sono stati inseriti quest’anno dopo un lungo tira e molla solo all’ultimissimo momento nel decreto “Enti territoriali” invece che nella Finanziaria, arrivando all’approvazione di ieri, dopo una serie di ritardi, intimazioni del prefetto e proroghe, a un passo dallo scioglimento coatto del Consiglio comunale. Se i fondi arriveranno in tempo, ha promesso Cialente, “l’obiettivo sarà quello di approvare il bilancio entro i termini”, vale a dire il 31 dicembre o la data successiva fissata da Roma in proroga, in quella che sarà l’ultima manovra del suo decennio da sindaco.