Pizzoli. E’ accusato di omicidio l’ex parroco di Pizzoli. Monsignor Paolo Piccoli, 51 anni nativo di Verona e per tanti anni parroco di Pizzoli nell’Aquilano, risulta sotto inchiesta come possibile responsabile del giallo del Seminario che sconvolse Trieste due anni fa. Don Piccoli sarebbe accusato dell’omicidio del novantaduenne monsignor Giuseppe Rocco, trovato cadavere nella sua stanza al secondo piano della Casa del Clero di via Besenghi. A riportare la notizia è il quotidiano triestino Il Piccolo. Inizialmente, la morte di monsignor Rocco, 92 anni, era parsa naturale, ma il medico legale riscontrò che la morte fosse sopraggiunta per la ottura di un piccolo osso in corrispondenza della carotide chiamato “ioide”. Le indagini furono avviate dal Nucleo investigativo dei carabinieri comandato allora dal capitano Fabio Pasquariello e poi affidate alla Squadra mobile della polizia guidata dal neocapo Marco Calì. Don Piccoli, difeso dagli avvocati di fiducia Claudio Santarosa e Stefano Cesco del Foro di Pordenone, dovrà comparire il prossimo martedì 13 dicembre davanti al gup Giorgio Nicoli per l’udienza preliminare a proposito della richiesta di rinvio a giudizio a suo carico per l’ipotesi di reato di omicidio aggravato. Ad incastrare Don Piccoli piccole macchie di sangue trovate sotto il corpo di don Rocco appartenenti senza ombra di dubbio al profilo genetico di don Piccoli. L’inchiesta non trascura anche che, nei giorni immediatamente precedenti alla morte di don Rocco, dalla stanza di quest’ultimo sarebbero spariti alcuni oggetti sacri o per lo meno di valore simbolico riconducibili alla nostra religione: una Madonna, un veliero e un cavallo. Don Rocco ne avrebbe denunciato la scomparsa, inserendo proprio don Piccoli, che ha peraltro nel suo curriculum precedenti d’inchiesta a proprio carico all’Aquila per furto di oggetti sacri, tra quelli che se ne sarebbero potuti impossessarsi, tanto che a ridosso del 25 aprile lo stesso presunto killer avrebbe ricevuto dalla direzione del Seminario una lettera di richiamo. Le tre statuette sarebbero ricomparse a stretto giro dopo l’omicidio nella stanza di don Rocco.