Chieti. Il presidente della commissione sanità della Regione Abruzzo Mario Olivieri critica duramente il direttore generale dell’Asl Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco, dopo che questi lo scorso 5 agosto ha disposto la sospensione delle prestazioni di radioterapia oncologica tecnologicamente avanzate, peraltro già eseguite a Chieti da oltre un anno, poiché non comprese nell’elenco dei Lea ”in attesa di una ridefinizione del nomenclatore regionale”. ”In conseguenza di ciò i malati già in lista d’attesa si legge in una nota di Olivieri , ai quali sono state prescritte dagli oncologi radioterapie innovative, più sicure e migliorative, eseguibili con le attrezzature e le personalità presenti a Chieti, sono costretti a riprendere i viaggi della speranza e a rivolgersi ad altre regioni come Lazio, Toscana, Veneto, Lombardia, a causa dei ritardi e del disinteresse dei burocrati dell’assessorato alla sanità abruzzese che non hanno provveduto ad aggiornare il tariffario, come già avvenuto in altre regioni, anche commissariate, come il Lazio”. Sempre secondo Olivieri ”le motivazioni addotte nel provvedimento sono poi fuori da ogni logica e sono basate solo su esecrabili calcoli ragionieristici, del tutto errati. Prima di tutto perché il contenimento delle liste di attesa non può essere raggiunto vietando prestazioni salvavita ed inoltre la dichiarata necessità di abbassare i costi, sostenuti da una Azienda Sanitaria già in disavanzo di decine di milioni di euro, non tiene conto che le prestazioni vietate, eseguite con un tariffario aggiornato, potrebbero essere un importante introito e non una perdita ed eviterebbero, inoltre, una mobilità passiva che si va, invece, ad incrementare e che genera più gravi costi per la regione Abruzzo in quanto dovranno essere rimborsate cifre molto superiori ad altre regioni più virtuose che hanno già aggiornato le tariffe, incrementandole del 20%”. Sempre secondo il presidente della commissione sanità ”si riconferma la urgente e improcrastinabile necessità di rimuovere dall’incarico ricoperto il direttore generale Flacco che, nell’ultimo periodo, sta massacrando la sanità della Asl 2 LancianoVastoChieti”. Oliveri infine domanda ”in che maniera i disagi, le sofferenze e le spese dei cittadini e delle famiglie abruzzesi potranno essere risarciti, dal direttore generale o dalla Regione che lo ha nominato e sulla quale lo stesso scarica la relativa responsabilità” e ritiene indispensabile una riflessione ”sulle ricadute, in fatto di responsabilità giuridiche, che sortirà l’interruzione importante di pubblico servizio”.