Pescara. Un piano diffuso e strategico per rendere la città più verde, resiliente e vivibile: il Comune di Pescara ha approvato nei giorni scorsi il Progetto di fattibilità tecnica ed economica per il potenziamento del verde urbano, un intervento da 500 mila euro che interesserà oltre 50 strade, sette aree verdi pubbliche e cinque rotatorie del territorio comunale. Il via libera della Giunta è arrivato nei giorni scorsi e ne danno notizia il sindaco Carlo Masci e l’assessore Cristian Orta, spiegando i dettagli dell’intervento.
Interesserà più di 50 strade della città, oltre a sette aree verdi pubbliche e cinque rotatorie, il progetto di potenziamento del verde che il Comune di Pescara realizzerà sul territorio, per un importo complessivo di 500.000 euro. Complessivamente, è prevista la messa a dimora di 2.033 piante di cui:
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391 alberi in oltre 50 strade
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21 alberi nei parchi
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8 alberi in un pocket garden davanti alla Cattedrale di San Cetteo
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13 alberi nelle rotatorie
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400 arbusti ed erbacee perenni
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1.200 plantule forestali.
Il progetto si inserisce all’interno del Life+ A_GreeNet che vede l’Amministrazione comunale protagonista, con altri enti, negli ultimi anni e che mira a riconnettere la rete ecologica, mitigare l’isola di calore, riqualificare lo spazio urbano e potenziare i servizi ecosistemici.
L’obiettivo, anche di questo progetto che si somma agli altri in corso o da realizzare, è la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico, ma anche la riduzione, per mezzo del verde urbano, delle sostanze inquinanti, finalizzata al benessere dei cittadini, alla tutela della biodiversità e alla riduzione dell’artificializzazione degli spazi urbani.
Gli interventi sono di vario genere e uniscono azioni specifiche diverse. Si andrà a ripristinare le fallanze arboree, a completamento dell’intervento già realizzato nel quadrilatero centrale che ha comportato nuove piantumazioni (ad esempio in via Nicola Fabrizi). All’interno di alcuni parchi si realizzeranno nuclei boscati seguendo il metodo di “micro riforestazione” urbana, utilizzando specie autoctone: si creano cioè delle “micro-foreste” in spazi relativamente ridotti con una serie di vantaggi, tra cui la rapida crescita delle alberature e i conseguenti benefici ambientali.
Tra i passaggi previsti c’è poi quello dei pocket garden (giardini tascabili) per rivitalizzare aree urbane: con questa azione cambierà volto l’area attigua alla Cattedrale e saranno riqualificate alcune rotatorie.
“Ciò che vogliamo – commentano Masci e Orta – è una città sempre più green e vivibile e stiamo lavorando in questa direzione con una pluralità di progetti che tengono conto dell’esistente, perché andremo a restituire il verde a tutti i vuoti creati negli anni e nello stesso tempo sono indirizzati anche a fronteggiare i cambiamenti climatici, con le temperature che continuano a salire rendendo gli spazi urbani sempre più difficili da vivere. Una parte del lavoro svolto e da svolgere è stata al centro degli Stati generali del verde che abbiamo promosso a metà dicembre, all’Aurum, per incontrare la città e riflettere con gli esperti che stanno affiancando i nostri uffici in questo lavoro lungo e complesso che ci accompagnerà al futuro anche grazie al Life+ A_GreeNet”.