Avezzano. Fragole a Natale nella Serra Idroponica dell’Istituto Agrario “A. Serpieri” della sede di Pratola Peligna Innovazione, didattica e sostenibilità al centro del progetto L’Istituto Agrario “Serpieri” di Pratola Peligna raggiunge un importante traguardo nel campo dell’agricoltura sostenibile e dell’innovazione didattica. All’interno della serra idroponica dell’Istituto, gli studenti, guidati dagli agronomi professor Valeriano Di Gregorio e dalla prof.ssa Fausta Pezzi, hanno ottenuto fragole mature nel periodo invernale, a poche settimane dall’inizio della stagione fredda.
Il progetto nasce con l’obiettivo di studiare la destagionalizzazione delle colture attraverso sistemi idroponici a ricircolo d’acqua, dimostrando come l’impiego di tecnologie avanzate possa garantire produzioni di qualità anche in assenza di riscaldamento interno e con temperature esterne rigide. Le piante di fragola sono state coltivate in canalette idroponiche su substrato di fibra di cocco, alimentate da una soluzione nutritiva opportunamente bilanciata. I parametri agronomici fondamentali, quali pH e conducibilità elettrica (EC), sono stati costantemente monitorati tramite sensori, mentre l’ambiente protetto è stato gestito con precisione per assicurare condizioni ottimali di crescita. La combinazione di luce naturale e nutrizione controllata ha favorito una rifioritura anticipata e un corretto sviluppo dei frutti. Attualmente le fragole si trovano nella fase finale di maturazione (come documentato nelle foto allegate), rappresentando un esempio concreto delle potenzialità dell’idroponica applicata all’agricoltura moderna. Oltre al valore tecnico e sperimentale, il progetto ha avuto una forte valenza formativa: gli studenti sono stati coinvolti in tutte le fasi del processo produttivo, dalla gestione dell’ambiente di coltivazione alla raccolta e analisi dei dati agronomici. Grande orgoglio per il prof. Francesco di Girolamo, Dirigente Scolastico dell’I.I.S. “A. Serpieri” che ribadisce come, con questo risultato, l’Istituto conferma il proprio ruolo di centro di eccellenza e di sperimentazione sul territorio, capace di integrare didattica, innovazione e sostenibilità, aprendo nuove prospettive per l’applicazione delle tecniche idroponiche nel settore agricolo.


