Castellalto. Sabato 20 dicembre si è tenuta la cerimonia di svelamento della lapide in memoria del Dottor Bernardo Gramenzi, un concittadino illustre, che ha lasciato un segno profondo nella storia sanitaria e amministrativa del territorio teramano.
Bernardo Gramenzi fu Sindaco di Castellalto nel dopoguerra, dirigente politico della DC e Direttore Sanitario dell’Ospedale di Teramo e, soprattutto, fu l’artefice della realizzazione del nuovo ospedale di Villa Mosca, una struttura che ha segnato una svolta decisiva per la sanità provinciale.
L’Amministrazione comunale di Castellalto ha fortemente voluto questa iniziativa, scegliendo di ricordare l’uomo, il politico, l’amministratore e il dirigente, valorizzando una figura capace di coniugare competenza e capacità di scegliere e decidere in momenti storici e istituzionali particolarmente complessi. Un omaggio sentito a chi ha interpretato il proprio ruolo pubblico con rigore, visione e senso di responsabilità.
Alla cerimonia sono intervenuti il Sindaco di Castellalto Aniceto Rocci, l’Assessora Graziella Cordone in rappresentanza del Comune di Teramo e il Presidente della Provincia Camillo D’Angelo.
Il giornalista Marcello Martelli, non potendo presenziare alla celebrazione, ha inviato uno scritto di cui è stata lettura, dove ha tratteggiato con parole precise ed essenziali, la personalità del dottor Gramenzi.
Tra gli interventi anche il Presidente del Consiglio comunale Renato Di Marco, gli assessori Valeria Manelli e Marco Monticelli, insieme ad alcune testimonianze di chi ha conosciuto da vicino Bernardo Gramenzi. Prezioso è stato il contributo portato dal professor Tito Forcellese, docente di Storia delle istituzioni politiche, che ha mirabilmente inquadrato la figura di Gramenzi nel contesto storico e politico del secondo dopoguerra. Commosso e autentico il ricordo di Chiara Gramenzi, figlia del dottore.
Dalle testimonianze emerge la figura di un professionista attento e profondamente umano, capace di ascoltare e di prendersi cura delle persone ben oltre il ruolo istituzionale ricoperto.
L’incontro è stato moderato da Valentino Grossi, che ha accompagnato e coordinato gli interventi in un confronto aperto e partecipato.
Dal dibattito sono emerse riflessioni importanti sulla situazione attuale della sanità, sulle difficoltà che il sistema sanitario pubblico sta affrontando e sulla necessità di recuperare una visione fondata su competenza, responsabilità e capacità decisionale, valori che hanno contraddistinto l’operato di Bernardo Gramenzi.
Nel corso della cerimonia, da Castellalto è ripartita la proposta di intitolare l’Ospedale Civile di Teramo a Bernardo Gramenzi, come riconoscimento concreto e duraturo del contributo straordinario da lui offerto alla sanità pubblica e al bene comune.
È stato un momento di memoria condivisa che ha voluto non solo celebrare il passato, ma trasmettere alle nuove generazioni l’esempio di una leadership fondata su competenza e umanità. Oggi la sanità affronta sfide nuove e complesse: carenza di risorse, innovazione tecnologica, invecchiamento della popolazione e bisogno crescente di cure accessibili e di qualità. In questo contesto, l’esempio del Dottor Gramenzi ci ricorda che la sanità non è solo organizzazione e strutture, ma soprattutto visione, responsabilità e attenzione alla persona, valori che restano attuali e indispensabili e che vanno assolutamente tutelati, soprattutto in un contesto in cui si denuncia quotidianamente il problema delle interminabili liste di attesa nella sanità pubblica.


