Pescara. Si è svolto ieri a Roma il coordinamento nazionale della Conferenza delle Democratiche, un appuntamento significativo durante il quale è stata discussa e approvata la proposta di ampliamento sia dell’esecutivo sia del coordinamento nazionale. Un passaggio che determina una presenza abruzzese ancora più solida e riconoscibile negli organismi dirigenti.
Con questa decisione, entrano ufficialmente nel coordinamento nazionale Emanuela Di Giovambattista, Lorenza Panei e Marielisa Serone D’Alò, già facenti parte dell’esecutivo. A Stefania Pezzopane viene inoltre attribuito il ruolo di coordinatrice nazionale della rete delle amministratrici e delle elette, insieme a Teresa Armato ed Emma Petitti, con contestuale ingresso di Pezzopane anche nell’esecutivo. Un’ulteriore responsabilità è stata assegnata a Leila Kechoud, che guiderà il tavolo su Pace e cooperazione internazionale, uno dei gruppi tematici attivati fin dall’avvio della piattaforma nazionale. Il tavolo sarà composto da rappresentanti provenienti dai territori, in linea con l’attenzione della Conferenza alla pluralità e alla valorizzazione della dimensione locale. Rilevante anche la presenza di Manola Di Pasquale all’interno del collettivo delle avvocate, impegnato nel supporto ai ricorsi contro i siti di violenza online e nella tutela delle donne vittime di minacce, abusi e discriminazioni.
“È una giornata importante per la Conferenza – sottolinea la portavoce Roberta Tomasi –. A Roma, insieme alle delegate nazionali dell’Abruzzo, abbiamo partecipato a un passaggio politico rilevante, che si è concluso con l’approvazione dell’ampliamento degli organismi interni. Questo consentirà alla nostra regione di essere ancora più rappresentata, con una presenza autorevole e competente negli spazi decisionali nazionali. È un risultato che accogliamo con soddisfazione e che premia il lavoro delle nostre componenti, sempre più attive e presenti nei luoghi in cui si definiscono le linee politiche della Conferenza. Lavoriamo per una partecipazione femminile che non sia simbolica ma determinante. La sfida dell’astensionismo, soprattutto tra donne e giovani, ci impone di costruire politiche concrete, credibili, capaci di parlare alle persone reali e ai territori. Rafforzare la rappresentanza significa aprire spazi, dare voce alle esperienze e trasformarle in agenda politica. È questo l’impegno che ci assumiamo come Democratiche: dare forza e futuro alla presenza femminile nei processi decisionali del Paese”.


