L’Aquila. “Oggi parliamo di riforme, digitalizzazione e transizione, ma nel frattempo interi territori hanno bisogno prioritariamente di servizi essenziali. È questa la fotografia reale delle aree interne e di molte Province italiane. Le stesse che sono rimaste ai margini del processo di ridefinizione dei servizi, pur avendo storicamente rappresentato un modello diffuso ed efficace per l’organizzazione dei servizi fondamentali. Nel progressivo depauperamento del sistema, non è stato costruito alcun modello alternativo capace di garantire continuità e qualità dell’offerta, soprattutto nelle aree interne”.
Così Angelo Caruso, vicepresidente nazionale dell’Unione delle Province d’Italia (Upi) e presidente della Provincia dell’Aquila, intervenuto oggi nel primo panel dell’assemblea nazionale UPI in corso a Lecce, dal titolo “Il Pnrr e la Strategia nazionale per le aree interne”, insieme ai presidenti di Provincia Agnese Carletti (Siena), Cristian Giordano(Potenza) e Daniele Saia (Isernia).
A moderare i lavori il giornalista del quotidiano “Il Sole 24 Ore” Gianni Trovati.
“Al netto delle criticità infrastrutturali, il primo vero problema oggi è la carenza dei servizi: servizi che i cittadini percepiscono come lontani, astratti, non accessibili, e che alimentano disuguaglianze territoriali sempre più profonde. Le Province rappresentano ancora il livello istituzionale più adatto per riorganizzare e rendere prossimi i servizi nei territori vasti, ma senza poteri reali, risorse adeguate e una chiara missione istituzionale questo rischia di restare soltanto uno slogan”, ha aggiunto il presidente Caruso.
“Dopo oltre vent’anni, serve un bilancio serio, fondato sui risultati e sull’impatto reale sulle comunità”, ha precisato ancora il vicepresidente Upi.
“Il confronto ha posto al centro il tema del ruolo delle Province nella tenuta dei territori più fragili, evidenziando come la questione delle aree interne non possa essere affrontata solo con progetti e risorse straordinarie, ma richieda una riforma strutturale del livello intermedio, capace di restituire continuità amministrativa, capacità operativa e prossimità ai cittadini”, ha concluso.



