L’Aquila. Confagricoltura Abruzzo parteciperà alla grande mobilitazione del 18 dicembre a Bruxelles, convocata insieme al COPA COGECA in concomitanza con il Consiglio europeo, per contestare la proposta sulla futura PAC, giudicata non rispondente alle esigenze reali delle imprese agricole e caratterizzata da tagli considerati inaccettabili per il settore primario.
I pericoli insiti nella proposta della Commissione Europea per la PAC 2028-2037 sono stati illustrati dal Presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti nella recente Assemblea, tenuta all’Aquila davanti a oltre 200 imprenditori agricoli.
La proposta sul tavolo è stata ritenuta, senza mezzi termini “da cancellare”, non solo non valorizza il ruolo dell’agricoltura nei mercati globali, ma riduce ulteriormente le risorse destinate alle aziende, aggravando un quadro economico già segnato da costi produttivi elevati, volatilità dei mercati, instabilità climatica e incertezze normative.
Confagricoltura Abruzzo sta lavorando a una macchina organizzativa strutturata per garantire una presenza regionale forte e visibile. L’obiettivo è portare almeno 200 imprenditori agricoli, con una rappresentanza significativa di giovani, la componente oggi più esposta alla fragilità degli scenari futuri. Sarà organizzato un volo charter Pescara-Bruxelles A/R in giornata, per facilitare gli spostamenti e permettere la massima partecipazione possibile.
Il presidente regionale, Fabrizio Lobene, richiama apertamente uno dei momenti più rilevanti nella storia di Confagricoltura, nel 1990 la Confederazione organizzò una mobilitazione imponente proprio a Bruxelles, un’iniziativa che segnò la capacità del settore agricolo di influenzare le scelte comunitarie in un momento critico per la politica agricola europea.
“Nel 1990 abbiamo mostrato all’Europa che l’agricoltura italiana non accetta decisioni calate dall’alto quando incidono sulla vita delle imprese – afferma Lobene –. Oggi siamo davanti allo stesso bivio: una PAC costruita senza ascoltare chi produce, senza capire cosa serve ai territori e senza considerare il ruolo strategico delle aziende, non può essere accettata. E se qualcuno pensa che resteremo in silenzio, si sbaglia”, dichiara.
Il presidente evidenzia in particolare il rischio generazionale, tema centrale di questa mobilitazione: “Sono i giovani agricoltori a pagare il prezzo più alto di una riforma debole e confusa – prosegue –. Se perdiamo loro, perdiamo il futuro dell’intero sistema agricolo. Non possiamo permettere che una generazione pronta a innovare, investire e costruire competitività venga frenata da scelte che tolgono risorse e prospettive. Per questo andiamo a Bruxelles: per difendere la possibilità stessa di restare in azienda domani”, conclude.
Confagricoltura Abruzzo ribadisce che l’obiettivo della mobilitazione non è testimoniare dissenso, ma incidere sul dibattito europeo in un momento decisivo per l’agricoltura. In un contesto globale segnato da forti instabilità, con mercati complessi e imprevedibili, l’incertezza normativa e i tagli prospettati non consentono alle aziende di programmare investimenti né di mantenere gli standard produttivi richiesti.
La struttura regionale invita gli imprenditori interessati a manifestare la propria disponibilità alla partecipazione, così da completare la pianificazione logistica e rappresentare in Europa un Abruzzo agricolo compatto, determinato e consapevole della posta in gioco.
Confagricoltura Abruzzo sarà a Bruxelles perché il futuro dell’agricoltura non può essere scritto senza la voce di chi la vive ogni giorno e perché ai giovani non si può chiedere di restare, se prima non difendiamo il terreno su cui devono costruire.



