Pescara. Annunciata dal Movimento 5 Stelle la presentazione di un’interrogazione urgente per chiedere alla Giunta Masci chiarimenti immediati sul danneggiamento della fontana di Piazza Alessandrini, avvenuto a soli tre giorni dall’inaugurazione della piazza recentemente riqualificata.
Secondo quanto riportato dalla stampa, a causare il danno sarebbe stato un camion della ditta incaricata dall’Amministrazione per l’installazione delle luminarie natalizie. Un episodio che il capogruppo M5S, Paolo Sola, definisce “gravissimo, perché davanti a un’opera appena consegnata alla città non possono verificarsi incidenti dovuti a superficialità e mancanza di un controllo adeguato”.
“Abbiamo chiesto al Sindaco e alla Giunta di chiarire ogni dettaglio: chi stava operando, con quali autorizzazioni, quali prescrizioni erano state impartite per la tutela delle nuove fontane e, soprattutto, chi pagherà il ripristino”, spiega Sola. “È impensabile che un’opera inaugurata da pochi giorni debba già subire un danno. Parliamo di investimenti pubblici importanti, che meritano cura e vigilanza quotidiana”.
L’interrogazione depositata dal Movimento 5 Stelle chiede inoltre di conoscere i tempi previsti per il ripristino della fontana e quali misure l’Amministrazione intenda adottare affinché episodi simili non si verifichino più, soprattutto nelle aree riqualificate da poco.
“Piazza Alessandrini avrebbe dovuto rappresentare un simbolo di rigenerazione urbana, con tutta la maggioranza di centrodestra che si è riversata lì in pompa magna per l’inaugurazione, e invece dopo appena 72 ore ci ritroviamo una fontana danneggiata. È il segno di una gestione superficiale, che non tutela il patrimonio pubblico e lascia spazio a improvvisazione e mancanza di controllo – conclude Paolo Sola – perché quello che conta per Masci e compagni è solo avere un nastro in più da tagliare, e dal giorno dopo chi si è visto si è visto. I cittadini hanno diritto di sapere cosa è accaduto e chi ne risponde. E hanno diritto a una città che custodisca ciò che realizza, non che lo rovini prima ancora di poterlo vivere”.



