Chieti. Quasi mezzo miliardo di bambini nel mondo vive oggi in aree colpite da conflitti armati. È il dato drammatico diffuso dall’UNICEF nel report “Global Outlook 2025”, che segnala come l’infanzia stia pagando il prezzo più alto delle guerre contemporanee. Per richiamare l’attenzione pubblica su questa emergenza, il Comune di Chieti domani, giovedì 20 novembre alle ore 16, ospiterà nella sala convegni del Museo Barbella il convegno “Infanzia violata negli scenari di guerra”, promosso dall’UNICEF con la partecipazione di giuristi ed esperti di tutela dei minori.
Un appuntamento di approfondimento dedicato alla condizione dei bambini nei contesti di conflitto, con il contributo di esperti e istituzioni. Apertura istituzionale con i saluti del sindaco Diego Ferrara, intervento introduttivo della Garante comunale dell’infanzia e dell’adolescenza, l’avvocata Matilde Giammarco. Seguiranno la relazione di Arturo Di Cera (UNICEF Chieti) e l’intervento dell’avvocata Monia Scalera, membro della Commissione per le adozioni internazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“Invitiamo tutta la comunità a partecipare a un appuntamento che affronta un tema drammatico e troppo spesso dimenticato – affermano il sindaco Diego Ferrara e il presidente Di Cera –. Oggi più che mai è necessario informare, capire, approfondire l’impatto dei conflitti sui bambini: milioni di minori vivono senza protezione, senza scuola, senza futuro, esposti a violenze, abusi e sfollamenti continui. Questo incontro offre alla cittadinanza l’occasione di ascoltare esperti, dati aggiornati e testimonianze sul quadro globale e sulle ferite invisibili che i conflitti lasciano nelle vite dei più piccoli. Come Amministrazione e come UNICEF crediamo che la consapevolezza sia il primo passo per costruire una comunità più attenta, più solidale e più responsabile. Per questo rivolgiamo un appello sincero a tutte e tutti: partecipate, informatevi, facciamo sentire insieme che Chieti non volta le spalle ai bambini del mondo che vivono nei contesti più fragili. Vi aspettiamo domani per un momento di riflessione e impegno collettivo”.



