Farindola. Tragedia del Rigopiano, chiesta la condanna per l’ex sindaco di Farindola.
La conferma delle condanne decise con la sentenza di secondo grado per l’ex sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, e per il tecnico comunale Enrico Colangeli è stata chiesta oggi dal sostituto procuratore generale di Perugia, Paolo Barlucchi, durante la sua requisitoria nell’appello bis sul disastro di Rigopiano. In primo e secondo grado, a Lacchetta, erano stati inflitti due anni e 8 mesi.
La Cassazione ha annullato con rinvio la sua condanna (per omicidio colposo e lesioni colpose) e disposto che la sua posizione sia rivalutata in appello a Perugia.
Colangeli è stato invece assolto in primo grado e condannato a 2 anni e 8 mesi per omicidio colposo e lesioni plurime in secondo grado.
In particolare, per la Cassazione la tragedia di Rigopiano non è stata solo un evento naturale “imprevedibile”, ma che c’erano obblighi normativi e tecnici di prevenzione che non sono stati assolti, in particolare la redazione della Carta delle valanghe necessaria per identificare Rigopiano come sito a rischio.
Per la Corte senza quel documento non è stato possibile attivare “i meccanismi volti a neutralizzare o ridurre il rischio” e la mancata redazione della Clpv ha di fatto bloccato la “catena della protezione” nei suoi passaggi più significativi.
Il sostituto procuratore generale oggi in aula ha sostenuto che l’ex sindaco Lacchetta secondo la legge e le linee guida regionali per piani comunali di emergenza aveva “obblighi e poteri” per intervenire, viste le condizioni, sia per quanto riguarda la chiusura e lo sgombro della struttura ricettiva sia per chiudere la strada che porta all’albergo.
Barlucchi, infine, ha toccato il tema della prescrizione sostenendo che, in base alle varie norme e riforme che si sono susseguite nel tempo, alcuni reati, come quello di omicidio colposo aggravato, non sarebbero attualmente prescritti.
L’udienza è stata quindi rinviata a giovedì prossimo per completare la requisitoria del pg e procedere eventualmente con le parti civili.



