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Celebrazione della 75ª Festa del Ringraziamento: valorizzare l’agricoltura, la terra e la comunità aquilana

Marta Rosati di Marta Rosati
16 Novembre 2025
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L’Aquila. “La comunità agricola si è ritrovata per valorizzare il lavoro nei campi e l’allevamento del bestiame, la cura della terra e il ruolo strategico dell’agricoltura nell’economia aquilana”. Lo ha detto questa mattina Alfonso Raffaele, presidente di Coldiretti L’Aquila, all’inizio della 75esima giornata del Ringraziamento, celebrata da Coldiretti L’Aquila nella basilica di Santa Maria di Collemaggio. Un appuntamento che ogni anno unisce agricoltori, istituzioni, famiglie e comunità locali in un momento di preghiera, riflessione e gratitudine per i frutti della terra e per chi ogni giorno la coltiva con impegno e dedizione.

La celebrazione ha infatti richiamato soci, rappresentanti istituzionali e tanti cittadini della provincia. Il viale che conduce alla Basilica di Collemaggio, dalle prime ore della mattina, è stato interamente colorato dal giallo delle bandiere di Coldiretti. Presenti anche l’assessore regionale all’agricoltura Emanuele Imprudente e il senatore della Repubblica Michele Fina.

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“L’edizione di quest’anno trae ispirazione dal tema indicato dalla CEI per la Giornata del Ringraziamento, che richiama «Il Giubileo, rigenerazione della terra e speranza per l’umanità» e invita a riflettere sul valore della terra come dono da custodire e come responsabilità condivisa – ha spiegato il Direttore di Coldiretti L’Aquila Domenico Roselli – Una giornata, dunque, che pone al centro la sostenibilità, la dignità del lavoro agricolo e l’impegno per modelli produttivi capaci di unire innovazione e tradizione” .

Oltre trenta trattori, giunti dalle contrade e dalle frazioni aquilane, sono arrivati sin dalle prime ore del mattino e sono stati ordinatamente parcheggiati sul piazzale della Basilica per raccontare l’immagine di un’agricoltura che unisce la solidità della tradizione all’innovazione tecnologica: macchine moderne che affondano le radici in un sapere antico.

Durante l’offertorio, oltre quindici cesti, almeno uno per ogni sezione della Coldiretti aquilana, colmi dei prodotti della terra sono stati portati all’altare.

Un gesto semplice e antico, simbolo dell’offerta e della riconoscenza del popolo degli agricoltori e allevatori, che attraverso quei frutti ringrazia per il lavoro, per la terra e per la comunità che li sostiene.

La Santa Messa è stata presieduta da S.E. l’Arcivescovo Monsignor Antonio D’Angelo (e concelebrata dal don Juve Velondrazana, consigliere ecclesiastico di Coldiretti) che nell’omelia ha sottolineato l’importanza del lavoro agricolo come fondamento della vita delle comunità e come testimonianza concreta di cura del creato.

Durante l’offertorio, gli agricoltori e gli allevatori della Coldiretti dell’Aquila presenti hanno portato all’altare i prodotti tipici del territorio Aquilano, della piana del Fucino, della valle Peligna, dell’Alto Sangro, del Carseolano, della Piana di Navelli e della valle Subequana – simbolo della loro fatica quotidiana e della ricchezza delle campagne. Presente alla celebrazione, il consigliere regionale Emanuele Fina.

Al termine della celebrazione religiosa, il presidente provinciale di Coldiretti L’Aquila, Alfonso Raffaele ha recitato la tradizionale Preghiera del Coltivatore e ha poi rivolto un breve saluto all’Arcivescovo, alle autorità e ai numerosi soci intervenuti, ricordando il valore del lavoro agricolo e il ruolo fondamentale delle imprese nel garantire cibo sicuro, qualità, legalità e presidio del territorio.

“Questa mattina la Basilica era gremita come raramente accade – dice Alfonso Raffaele – non solo agricoltori, ma anche tanti cittadini non direttamente legati al mondo agricolo hanno voluto partecipare. Una presenza che conferma come Coldiretti sia ormai riconosciuta come baluardo del cibo sano, necessario a tutelare la salute delle persone, per la tutela del territorio e per la trasparenza lungo le filiere” .

Dopo la messa, l’agriaperitivo organizzato per la giornata, un momento di confronto per evidenziare il lavoro svolto da Coldiretti L’Aquila e dalle sue strutture operative, che quotidianamente assistono le imprese agricole nel loro percorso di crescita e tutela. Un modo per richiamare l’impegno su temi cruciali quali la gestione dell’acqua, la difesa del suolo, la sostenibilità ambientale, la valorizzazione delle filiere e la promozione dei prodotti locali e, non per ultimo, le difficoltà che emergono per i danni da fauna selvatica. Temi per i quali, Coldiretti L’Aquila, di concerto con Coldiretti Abruzzo, presieduta e diretta rispettivamente da Pietro Paolo Martinelli e Marino Pilati – entrambi presenti all’evento – è da sempre impegnata.

“Una giornata intensa – conclude Roselli – un’occasione per riaffermare il ruolo delle comunità rurali nella coesione sociale e nella trasmissione di valori legati alla famiglia, alla solidarietà e al rispetto della terra”.

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