Manoppello. Sono ufficialmente partiti i lavori per la costruzione della nuova casa destinata a persone con disabilità, un progetto che punta a superare le barriere nell’accesso all’alloggio e al mercato del lavoro, promuovendo percorsi di autonomia e inclusione sociale.
L’intervento, finanziato con 715 mila euro di fondi PNRR (Missione 5 – Inclusione e coesione), vede come beneficiario l’Ecad 17 e rappresenta una delle principali infrastrutture sociali previste per i Comuni dell’ambito “Montagna Pescarese”. La struttura, situata in via L’Aquila, potrà ospitare fino a dodici persone, fornendo assistenza e sostegno in particolare a chi non può contare sull’aiuto familiare.
I lavori, affidati all’impresa Di Zio Giovanni di Spoltore, procederanno parallelamente a quelli già avviati dal Comune di Manoppello per il completamento delle palazzine di edilizia residenziale pubblica adiacenti.
“L’immobile sarà una vera e propria casa per le persone con disabilità, con camere da letto e servizi, salone e cucina, spazi che ospiteranno laboratori, attività di telelavoro e una palestra per percorsi di riabilitazione, ha spiegato il sindaco di Manoppello e presidente dell’Ecad 17, Giorgio De Luca, come previsto nel progetto PNRR Percorsi di autonomia per persone con disabilità.”
Un’iniziativa, ha aggiunto Giulia De Lellis, coordinatrice dell’assemblea dei sindaci dell’Ecad 17 e assessore alle Politiche sociali del Comune di Manoppello, che “va dritta al cuore delle politiche di inclusione perché mette al centro la persona e non la sua condizione, consolidando il percorso già avviato con i progetti di vita indipendente e inclusione.”
Sul piano operativo, il responsabile dell’Ecad 17, Massimiliano Esposito, ha sottolineato l’importanza del lavoro di rete: “Parallelamente ai lavori edili, stiamo raccogliendo le istanze degli utenti dei 22 Comuni del nostro ambito sociale, anche in collaborazione con gli Ecad 18 e 19 di Montesilvano e Vestino, così da essere pronti ad avviare i servizi non appena la struttura sarà consegnata.”
L’investimento prevede anche la dotazione di dispositivi ICT e percorsi di formazione digitale per favorire l’indipendenza economica e l’accesso al lavoro tramite soluzioni di smart working direttamente dalla struttura.
Un progetto, dunque, che unisce innovazione, inclusione e autonomia, confermando la volontà del territorio di costruire un modello di welfare di prossimità realmente attento ai bisogni delle persone più fragili.



