Atri. I docenti del team Erasmus+ dell’I.I.S. Adone Zoli di Atri, in collaborazione con l’USR Abruzzo e i partners
europei, in questi giorni hanno presentato il progetto K220 P.E.A.C.E., in occasione del Learning
Teaching Training Activities.
I lavori si sono svolti nell’ Aula Ateca della scuola partner “IES Enrique Nieto” della città di Melilla, zona
franca spagnola al confine con il Regno del Marocco.
La divisione territoriale tra i due Paesi, disegnata sulla distanza di uno sparo di cannone e
concretamente palesata da un muro fisico, è il risultato di una difficile convivenza tra quattro culture –
islamica, cristiana, induista ed ebrea – che ha reso Melilla il luogo ideale per lo sviluppo di un progetto di
formazione per ambasciatori di pace.
Il partenariato del progetto infatti è stato costruito selezionando territori di confine lacerati da conflitti
complessi e frammentari: oltre a Melilla in nord Africa, Buncrana, tra Irlanda del Nord e Irlanda del Sud,
Adana in Turchia, a pochi km dalla Siria, e Uppsala in Svezia.
Il team Erasmus + dello Zoli, l’USR Abruzzo e gli altri colleghi europei hanno creato il P.E.A.C.E toolkit e
il curriculum, strumenti didattici e di formazione essenziali per il percorso formativo dei Peace
Ambassadors attraverso lo sport.
Lo sport e la sua retorica del Fair play permetterà di formare una nuova generazione di studenti capaci
di bucare la rete di ogni frontiera e gli alunni del Liceo Scientifico Sportivo dell’ “IIS Adone Zoli” di Atri
sono stati i pionieri di questa sperimentazione che sarà attivata nelle scuole europee a partire da gennaio
2026.
Lo Zoli, scuola coordinatrice del progetto e capofila, ha inaugurato il piloting con la classe 2B
dell’indirizzo internazionale del LISS 4PEACE, un’esperienza formativa dal respiro multiculturale: i
ragazzi e le ragazze, ospitati dalle famiglie degli studenti dell’Enrique Nieto, hanno vissuto momenti di
vita quotidiana e scolastica che rimarranno impressi nel loro percorso tra le sfumature dei tramonti sulla
frontiera e i colori del mosaico che hanno realizzato nel cortile della scuola spagnola.



