Chieti. E’ partita da Chieti ma ha coinvolto tutto l’Abruzzo l’inchiesta del Nas che vede dodici medici abruzzesi indagati con l’accusa di corruzione per l’esercizio della pubblica funzione. Secondo il pm Lucia Campo, titolare del fascicolo, i camici bianchi avrebbero accettato soldi e regali (computer, soggiorni e telefonini) in cambio della prescrizione di alcuni farmaci. Indagate per responsabilità amministrativa anche alcune case farmaceutiche: Mellin, Dicofarm, Sooft Italia e Humana Italia. L’inchiesta è partita con l’arresto due anni fa di Giuseppe Sabatino, ex primario di Neonatologia all’ospedale di Chieti che avrebbe ottenuto 10mila euro sotto forma d’acquisto di 500 copie del suo libro “Come amare un bambino” da rappresentanti della Dicofarm in cambio della prescrizione ai pazienti di vitamine Dikovit. Gli altri indagati sono: Marco D’Errico, 46 anni di Roma, Luigi Leccese, 49 anni di Pescara, e Gabriele Bellia, 52 anni di San Vittore Olona. Sempre il prof Sabatino avrebbe ricevuto circa 28 mila euro, frazionati e sotto forma di finanziamento per la stampa dell’altro suo libro “La madre e il bambino”, e di tre congressi medici sulla Neonatologia, dal rappresentante Antonio De Panfilis, 54 anni di Pescara, al fine di prescrivere latte Mellin. E ancora 15mila euro da Gaetano Capobianco, 58 anni di Napoli e Michele Nikpali, 51 anni di San Benedetto del Tronto, della Sooft Italia spa per prescrivere Lutein Latte. E e infine 7mila euro da Sergio Di Felice, 56 anni di Pescara, della Humana spa. L’elenco prosegue con Valerio Flacco, 68 anni, ex primario di Pediatria al Renzetti di Lanciano, che avrebbe ricevuto un I-Phone da 850 euro e la promessa di pagamento di una cena da parte degli informatori Dicofarm, indagati in corcorso anche con: Mario Di Pietro, 62 anni di Bellante, primario al San Liberatore di Atri (per 5mila euro come donazione alla sua Onlus “Crescere”); Gaetano Silvestre, 68 anni, già primario di Neonatologia a Pescara (1.300 di finanziamento a un convegnoi); Rosa Persia, 64 anni, pediatra all’Aquila (un notebook Sony da 750 euro); Roberto Ciccocelli, 62 anni, medico a Giulianova (un cellulare Nokia da 480 euro); Luigia Caprio, 64 anni, medico a Pineto (un Apple Mac Book da 2.140 euro); Antonio Gargasole, 63 anni di Brindisi (un I Pad da 700 euro); Maria Bambina Primavera, 59 anni, medico a Castel Frentano (beni del valore di 380 euro); Vincenzo D’Onofrio, 55 anni di Chieti (beni del valore di 499 euro); Giovanni Battista Castiglione, 59 anni di Penne (beni per 399 euro). E Giuseppina Brandimarte, 65 anni, pediatra di Pescara, per il pagamento dell’hotel a Pizzo Calabro al marito e al figlio.