Castel di Sangro. La forza e l’attualità dell’opera di Teofilo Patini sono tornate protagoniste al Teatro “Tosti” di Castel di Sangro, con la presentazione del volume “Teofilo Patini (1840–1906)” di Pasquale Del Cimmuto, direttore della Pinacoteca Patiniana. “L’iniziativa, che si è svolta sabato scorso, ha voluto riaffermare il valore di un artista che, attraverso la sua pittura, ha saputo raccontare dignità, fatica e fierezza del popolo abruzzese”, come sottolineato dal sindaco di Castel di Sangro e presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso.
Dopo i saluti del primo cittadino, hanno preso la parola Isabella Valente, docente dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, e Sergio Venditti, direttore della rivista Tempo Presente, offrendo spunti di riflessione sul valore artistico e civile dell’opera patiniana. La presentazione, moderata da Mario Rainaldi, è stata guidata dall’autore Del Cimmuto, che ha approfondito il legame tra Patini e la realtà sociale dell’Abruzzo di fine Ottocento. A chiusura dell’evento, il consigliere regionale Massimo Verrecchia ha illustrato il contenuto della legge regionale dedicata a Teofilo Patini, che riconosce il valore dell’artista e istituisce un premio volto a promuoverne la memoria e la diffusione dell’opera.
“Teofilo Patini non è soltanto un grande pittore – ha dichiarato il sindaco Angelo Caruso – ma voce autentica di un popolo e di una terra. Nelle sue tele si legge la verità aspra e nobile dell’Abruzzo, la fierezza delle montagne e la forza silenziosa della nostra gente. Difendere la sua memoria significa difendere la nostra identità e i nostri valori comuni”.
Il volume, pubblicato da Perlearti Edizioni, propone una rilettura documentata dell’opera patiniana, mettendo in luce il suo legame con la terra d’origine e la realtà sociale che ispirò gran parte dei suoi capolavori.
Comunicato stampa