L’Aquila. “Si è svolto oggi il tentativo di conciliazione convocato dalla Prefettura dell’Aquila a seguito dello stato di agitazione proclamato dal personale della Società Cogesa S.p.A. — dichiarano FP CGIL, UIL Trasporti, FIADEL e UGL PSA —. L’incontro si è concluso con esito negativo, poiché le organizzazioni sindacali presenti si sono dichiarate assolutamente insoddisfatte rispetto alle dichiarazioni del vicesindaco del Comune di Sulmona.”
“Erano presenti al tavolo, oltre al capo di Gabinetto della Prefettura, dott. Sergio Di Iorio, il vicesindaco di Sulmona, Mauro Tirabassi, e l’amministratore unico del Cogesa, dott. Nicola Sposetti, entrambi collegati da remoto, insieme alle sigle sindacali firmatarie del presente comunicato” proseguono.
“I temi trattati hanno riguardato le ripercussioni occupazionali e la qualità del servizio reso alla cittadinanza, nonché i possibili effetti economici sui costi di gestione a carico di cittadini e cittadine derivanti dall’approvazione della delibera del Consiglio comunale di Sulmona del 25 settembre 2025, con la quale è stato disposto l’avvio dell’iter per l’affidamento del servizio di igiene urbana mediante gara ad evidenza pubblica” spiegano i rappresentanti sindacali.
“Un indirizzo politico che — sottolineano — determinerebbe la cessazione dell’affidamento del servizio in house e l’avvio di una gara pubblica con la conseguente privatizzazione della gestione. Tra le criticità più rilevanti abbiamo evidenziato le ripercussioni sull’area impianti e discarica del Cogesa, in termini gestionali, volumetrici e occupazionali.”
“Abbiamo inoltre affrontato il tema dello stato di avanzamento del piano di ristrutturazione del debito della società, le cui criticità rischiano di aggravarsi ulteriormente qualora il Comune di Sulmona, socio di maggioranza, uscisse dalla gestione del servizio” aggiungono.
“Lo stato di agitazione del personale — ricordano le OO.SS. — è stato avviato anche a causa del mancato confronto richiesto da tempo, rimasto inevaso sia da parte del Comune che dell’azienda. Le risposte ricevute durante l’incontro sono state del tutto insoddisfacenti.”
“Esprimiamo una profonda preoccupazione per la salvaguardia dell’intero perimetro occupazionale, amministrativo e operativo, e per la tutela del valore territoriale dell’azienda Cogesa, che oggi rischia di essere depauperato dalle scelte del Comune di Sulmona” dichiarano ancora i sindacati.
“Si rischia di compromettere i principi di universalità e socialità del servizio, penalizzando le fasce più deboli della popolazione, che potrebbero subire un peggioramento della qualità del servizio a fronte di costi più elevati. È inaccettabile che decisioni di tale portata vengano assunte senza il dovuto confronto con le parti sociali” concludono.
Le organizzazioni sindacali FP CGIL, UIL Trasporti, FIADEL e UGL PSA annunciano che proseguiranno con la mobilitazione e lo stato di agitazione del personale, “non escludendo azioni di protesta affinché venga revocata la delibera consiliare e si apra un dialogo vero e trasparente con lavoratori, cittadinanza e soci del Cogesa, anche attraverso la convocazione di un Consiglio comunale aperto in seduta straordinaria.”