L’Aquila. 75 Beni salvati e recuperati, di cui 59 aperti regolarmente al pubblico – nel 2024 visitati da oltre un milione e centomila persone – e 16 attualmente in restauro; migliaia di altri luoghi valorizzati in iniziative e progetti locali e nazionali; oltre 300.000 iscritti; più di 16.000 volontari in tutta Italia; una sola missione: prendersi cura del patrimonio storico, artistico e paesaggistico del nostro Paese.
È l’obiettivo del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS fin dal 1975, quando Giulia Maria Crespi, Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli hanno dato vita alla Fondazione per salvare luoghi dimenticati o trascurati, ma meritevoli di essere mantenuti, aprendoli al pubblico e rendendoli fruibili, vissuti, curati. Quest’anno il FAI festeggia i cinquant’anni dalla sua nascita: cinquant’anni di “un civile servizio” che svolge quotidianamente a fianco delle istituzioni, con i cittadini e per il Paese, con una missione che si invera nella cura e nella salvaguardia di luoghi speciali, dai castelli alle ville, dai parchi alle abbazie, passando per vallate alpine, baie marine ed edifici rurali e industriali, per un totale di oltre 85.000 mq di edifici storici tutelati e più di 8,6 milioni di mq di paesaggio protetto.
Un impegno concreto e minuzioso, che ha visto il FAI, dal 1975 al 2024, raccogliere e investire in restauri a servizio della collettività oltre 162 milioni di euro. Da inizio anno a oggi la Fondazione ha seguito 150 cantieri e progetti, prevedendo una spesa di circa 11 milioni di euro per restauro, conservazione, valorizzazione e manutenzione dei Beni.
«Curiamo con passione e professionalità 75 Beni rappresentativi del patrimonio italiano: sono l’identità del nostro Paese. 85.000 metri quadrati di edifici storici e 8,6 milioni di metri quadrati di paesaggio. Il FAI li studia, li restaura, li gestisce, li mantiene, li valorizza, li promuove e li apre per sempre e per tutti. Dal 1975 abbiamo investito solo per restauri, conservazione e manutenzione – escludendo innumerevoli altre voci di costo – oltre 162 milioni di euro. Per i prossimi tre anni abbiamo in agenda numerosi e significativi cantieri legati alle nuove aperture e ai miglioramenti che abbiamo pensato per i nostri Beni, pianificando investimenti per 26 milioni di euro» afferma Davide Usai, Direttore Generale FAI.
E proprio per poter continuare a perseguire i suoi importanti obiettivi, la Fondazione lancia – attraverso la grande campagna nazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi “Ottobre del FAI”, appena partita – un nuovo appello affinché sempre più persone partecipino attivamente alla tutela e alla valorizzazione del nostro straordinario patrimonio di storia, arte e natura, sostenendo i progetti e le attività portate avanti dal FAI.