Pescara. “Quest’anno le politiche educative della pubblica istruzione del Comune di Pescara propongono alle scuole della città un ciclo di incontri e conferenze intitolato ‘Educhiamo le coscienze’, con l’obiettivo di promuovere il pensiero critico nei nostri giovani” annuncia l’assessore Valeria Toppetti, ricordando come l’ispirazione arrivi dal grande pedagogista Alberto Manzi, che nel dopoguerra alfabetizzò l’Italia.
“Manzi diceva: ‘Soltanto l’istruzione potrà far sì che tutta l’umanità viva meglio’. Condivido questo pensiero e ritengo che oggi sia necessaria una nuova alfabetizzazione delle coscienze” prosegue l’assessore Toppetti, annunciando il calendario di venti appuntamenti in programma fino al 15 maggio 2026, a partire dal 6 ottobre, in concomitanza con la Giornata mondiale del sorriso.
“Naturalmente i nostri studenti conoscono bene l’alfabeto e utilizzano con competenza i mezzi digitali, ma è oggi fondamentale risvegliare coscienze e spirito critico, soprattutto in un’epoca segnata dal condizionamento del mondo social e digitale. Le scuole svolgono già tantissimo, ma noi vogliamo affiancarle con incontri fondati sul dialogo con esperti, professionisti, educatori e associazioni di volontariato” sottolinea l’assessore.
“Il confronto sui grandi valori della vita, della salute, della libertà, della dignità, dell’autodeterminazione, della parità, del rispetto, della tolleranza e della solidarietà può essere un forte stimolo per i nostri studenti. Abbiamo scelto giornate simboliche, dalla Giornata internazionale dei diritti dei bambini a quella dei diritti umani, dalla Giornata mondiale della salute a quella della memoria, fino al Dante dì” aggiunge Toppetti.
“Il nostro è un programma variegato che prevede anche momenti di condivisione legati alla quotidianità – come Natale, la festa del papà e della mamma, o la celebrazione della figura di Gabriele d’Annunzio – con un obiettivo chiaro: promuovere il pensiero critico ed educare a uno spirito empatico, l’unico antidoto al rischio di alienazione e condizionamento digitale. Solo attraverso l’intelligenza emotiva e la capacità di mettersi nei panni dell’altro possiamo davvero superare i conflitti” conclude l’assessore Toppetti.