L’Aquila. “Un gesto che racchiude la forza della continuità, la storia e l’identità della nostra comunità accademica.
Nel segno della continuità”, così il nuovo rettore dell’Università dell’Aquila Fabio Graziosi ha presentato il suo mandato durante la tradizionale cerimonia del Sigillo, nell’aula magna Vincenzo Rivera del Centro congressi Luigi Zordan.
Alla presenza della comunità accademica e dei rappresentanti del territorio, il testimone è passato da Edoardo Alesse, che ha rivendicato di lasciare “un ateneo in buona salute, lanciato verso il futuro, seppur proveniamo da sei anni tutt’altro che facili, scanditi da problemi enormi a livello generale come la pandemia, la guerra e dell’inverno demografico”, al suo successore che ha promesso una crescita “sostenibile e responsabile”, in dialogo con la città e il territorio.
La cerimonia, simbolo di continuità istituzionale e identità accademica, ha ufficializzato il passaggio di consegne tra i due rettori, con Graziosi che entrerà in carica da domani.
“Lascio un ateneo connesso alle realtà circostanti – ha detto Alesse – sia accademiche sia imprenditoriali.
Rammarichi non ne ho molti, se non per alcuni aspetti legati alla ricostruzione che potevano andare meglio. Sarà compito di Fabio Graziosi dare nuovo impulso, nei limiti del possibile, perché sono cose di cui abbiamo bisogno per le nostre finalità istituzionali e per gli studenti”.
Dal canto suo, Graziosi ha tracciato la rotta. “Lavorerò nel segno della continuità rispetto a quanto già messo in campo dall’Ateneo negli ultimi due rettorati, ma con la volontà di aggiungere chiavi di lettura personali e con una grande propensione a guardare verso l’esterno, raccordando l’azione dell’università con la città”.
Il nuovo rettore si è impegnato a promuovere per l’università aquilana “una crescita sostenibile, che dovrà poggiare anche sulla collaborazione del sistema esterno per consolidare il ruolo dell’ateneo in questa città”.