Teramo. Altro grave episodio di violenza all’interno della Casa Circondariale femminile di Teramo, un evento che riaccende i riflettori sulla critica situazione della sicurezza per gli operatori penitenziari.
Nel pomeriggio di ieri, due agenti di Polizia Penitenziaria in servizio sono state aggredite da una detenuta di 19 anni, nota per precedenti comportamenti problematici. L’aggressione è scattata in seguito al rifiuto della detenuta di rientrare in cella al momento della chiusura.
L’episodio ha avuto conseguenze dirette sulla salute del personale: una delle poliziotte è stata costretta a recarsi al pronto soccorso, dove le è stata riscontrata un’infortunio da trauma distorsivo-contusivo con una prognosi di cinque giorni.
Nonostante la violenza dell’azione, la prontezza del personale di Polizia Penitenziaria ha permesso di contenere rapidamente la detenuta, che si trovava in evidente stato di alterazione psico-fisica.
La Segreteria Provinciale USPP di Teramo, che ha denunciato l’accaduto, esprime piena solidarietà alle colleghe aggredite e sottolinea come questo evento sia la “ennesima conferma di un’escalation di episodi” che da mesi mette a rischio la sicurezza e l’incolumità degli operatori.
Il sindacato ribadisce l’urgenza di interventi concreti per supportare il personale che opera quotidianamente in condizioni difficili e con organici ridotti al minimo. L’USPP lancia un appello diretto al Provveditorato regionale affinché adotti immediatamente il provvedimento più richiesto in questi casi: il trasferimento della detenuta responsabile dell’aggressione.
Tale misura è ritenuta indispensabile per “ripristinare un clima di maggiore serenità operativa nell’istituto e prevenire ulteriori episodi di violenza.”