L’Aquila. Tagli, blocco delle assunzioni e piano di rientro in tempi strettissimi. È durissimo l’attacco dei consiglieri regionali di Abruzzo Insieme, Giovanni Cavallari e Vincenzo Menna, contro la Giunta Marsilio e il documento di 65 pagine inviato ai direttori generali delle quattro Asl abruzzesi.
Si tratta degli “Indirizzi per la programmazione triennale 2026-2028”, che – spiegano i consiglieri – “impongono un piano lacrime e sangue da predisporre entro appena sette giorni. Un atto che rappresenta l’ennesima ammissione del fallimento totale della gestione sanitaria targata centrodestra”.
Nel dettaglio, il documento prevede un taglio del 2% sui beni e servizi rispetto al 2024, il blocco delle spese per il personale (congelando di fatto le assunzioni), limiti agli investimenti e un pressing costante sulle direzioni generali delle Asl, chiamate a decidere rapidamente dove intervenire. “Altro che tutela della salute pubblica” denunciano Cavallari e Menna, “qui si va verso una riduzione verticale dell’offerta sanitaria”.
I consiglieri annunciano battaglia in Consiglio regionale e fanno sapere di aver già chiesto al presidente della Commissione Sanità, Paolo Gatti, di acquisire con urgenza le relazioni che le Asl dovranno consegnare entro il 30 settembre. “Vogliamo sapere esattamente quali reparti, presìdi e servizi saranno colpiti” dichiarano, “e come intendono garantire i livelli essenziali di assistenza, già oggi gravemente compromessi”.
Cavallari è netto: “Dopo anni di spot elettorali, arriva la verità: la sanità abruzzese è in default. Marsilio scarica sulle Asl la responsabilità politica del disastro, imponendo una corsa contro il tempo. È una resa mascherata da programmazione”.
Sulla stessa linea Menna: “Non possiamo permettere che la scure cada ancora una volta sulla pelle degli abruzzesi. La sanità non è un bilancio da pareggiare, ma un diritto costituzionale da difendere”.



