Pescara. A meno di venti giorni dalla fatidica data del 25 maggio, election day per il rinnovo del consiglio regionale, di molti consigli comunali e per la scelta dei nostri rappresentanti europei, sale la febbre da campagna elettorale per i 4 candidati nella corsa all’Emiciclo. Gianni Chiodi, Luciano D’Alfonso, Sara Marcozzi e Maurizio Acerbo sono impegnati, con modi, mezzi e tempi diversi tra loro nella conquista degli elettori, soprattutto degli indecisi, che non sono pochi, e degli sfiduciati o se volete dei disgustati dalla politica.
Luciano D’Alfonso, ex sindaco di Pescara, già entra papa in conclave e già conta i suoi voti e dice: “ritengo di aver fino a oggi totalizzato 300mila voti, grazie a 13mila km di colloqui, ascolti, riunioni e appunti. Penso che questa tornata elettorale porterà al voto l’80 per cento degli aventi diritto, noi continueremo a far capire alla cittadinanza che siamo in condizione di ridare entusiasmo e competitività a questa regione. Chi ci ha preceduto ha visto solo problemi o solo gioie, noi vogliamo risolvere i problemi e aumentare le gioie. Vogliamo comunicare agli abruzzesi che abbiamo la forza di assumere il governo della regione”. Sente di essere il protagonista assoluto di questa tornata elettorale Luciano D’Alfonso che aggiunge: “per quanto riguarda i miei avversari: non li trovo in giro, ognuno di loro è in attesa di facilitazioni miracolose dall’alto, sotto forma di fellowship dei capi nazionali o dell’ennesimo ritorno fuori tempo massimo di qualche ministro; io agisco dal basso, promuovendo mobilitazione, poiché c’è in Abruzzo una grande domanda di rigoverno della Regione”.
Gianni Chiodi, governatore in carica, gioca la carta dei fatti, dei risultati ottenuti, ha iniziato da poco la sua campagna e negli incontri con gli abruzzesi intende raccontare il lavoro svolto dalla sua giunta in cinque anni. Chiodi ha spiegato che la sua campagna elettorale sarà all’insegna del risparmio. “In momenti così difficili per le famiglie non sono ammissibili spese faraoniche. La mia sarà una campagna elettorale all’insegna della sobrietà, anche perché ritengo che quando ci si fa foraggiare da capitali privati si diventa ostaggio degli interessi di questi finanziatori. Oggi che il finanziamento pubblico dei partiti non c’è più, ognuno deve contare sulle proprie risorse, senza lasciarsi cullare dallo sfavillio delle grandi campagne, dietro le quali si celano i potentati economici pronti a condizionare l’azione di governo. Personalmente non investirò più di 40 mila euro per questa campagna, per la quale abbiamo deciso di accettare anche i contributi dei cittadini e dei sostenitori che potranno fare le proprie offerte, anche minime, attraverso il sito on line”.
Sara Marcozzi, giovane, avvocato e unica donna in gara dice: “noi del M5S siamo curiosi, appassionati, semplici ma combattenti. Non ci occorrono sale di hotel per convincere le persone a votarci, non offriamo cene, non compriamo voti con finte promesse o con 50 euro, non possediamo “pacchetti di voti”, non siamo portatori di interessi di lobbies, non facciamo liste da 300 candidati. Noi facciamo Politica, quella vera. Siamo cittadini che si confrontano con altri cittadini per il raggiungimento del bene comune”.
Maurizio Acerbo è l’altro candidato, più che “maturo” per affrontare la competizione. Determinato, pragmatico, sobrio e contro la vecchia politica, contro i compromessi, contro le candidature strategiche, contro ciò che è stato per proporsi come volto di un reale cambiamento. Girano la regione in lungo e in largo i magnifici quattro, uno solo si accomoderà sulla poltrona del Presidente.
Gianluca Rubeo