L’Aquila. Bagarre, ancora sulla sanità, in apertura di lavori del Consiglio regionale cominciato con circa tre ore di ritardo, dopo che nell’ultima seduta la maggioranza di centrosinistra era andata sotto, alla luce dell’approvazione di un documento presentato dal centrodestra sulle linee di sviluppo futuro del comparto. Consiglieri del M5S e di Forza Italia sono interventi protestando a voce alta minacciando proteste clamorose perché “con l’approvazione del piano sanitario regionale da parte della giunta nel pomeriggio hanno detto , si è calpestata la dignità del Consiglio regionale in quanto l’ordine del giorno licenziato la scorsa settimana prevedeva il blocco del piano sanitario”. “E’ strano che venga approvata una delibera in assenza del commissario D’Alfonso, che va contro il pronunciamento del Consiglio regionale che è sovrano ha tuonato Mauro Febbo consigliere regionale di FI e presidente della Commissione di Vigilanza, il quale ha chiesto l’immediata convocazione della Giunta per il regolamento, che è stata posticipata al termine della seduta. In aula regna lo scontro e la confusione: dopo alcuni tentativi di rinvio si stanno esaminando interrogazioni e interpellanze con il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, che ha il suo da fare per far mantenere un clima sereno. Dagli scranni dei grillini è comparso uno striscione con la scritta “La salute non è affare per pochi”. La maggioranza di centrosinistra aveva convocato nel pomeriggio una riunione che poi non si è svolta. Sottolineata da più parti l’assenza del presidente della Regione, Luciano D’Alfonso. In particolare l’Assessore regionale del Pd Donato Di Matteo contro i componenti della sua stessa maggioranza ai quali, durante la seduta del Consiglio regionale, evidenziando le assenze ha ricordato: “Questa non è la sede dove si fanno i giochetti”. “Ci sono comportamenti ingiustificabili di componenti della maggioranza di centrosinistra, ci sono consiglieri che vanno e vengono senza avvisare, basta con questi atteggiamenti irresponsabili ha detto non è la sede dove si fanno i giochetti, questa è la sede del Consiglio regionale”. L’assemblea si appresta a votare la legge europea ma con la constatazione che la maggioranza senza le opposizioni non ha i numeri. A sottolineare lo stato delle cose è stato il consigliere di Forza Italia Mauro Febbo, tornato a minacciare proteste clamorose “se non si ripara l’errore ha detto dell’approvazione del piano sanitario, nonostante qualche giorno fa il Consiglio abbia votato un documento che ne prevede il blocco”. Tra gli assenti nella maggioranza, oltre al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, i consiglieri del Pd Pierpaolo Pietrucci e dell’Idv Lucrezio Paolini, entrambi poi rientrati. Sull’argomento è intervenuto anche il capogruppo del Pd, Sandro Mariani: “Non sono quello che dice che va tutto bene, nella maggioranza c’è un problema, ma anche nel centrodestra i colleghi teramani sono spesso assenti”.