L’Aquila. Le truffe romantiche, o romance scam, rappresentano una delle minacce digitali più insidiose: si insinuano nella vita delle persone facendo leva su fiducia e solitudine, spesso con conseguenze economiche e psicologiche gravi. Un nuovo studio, condotto da Truffa.net e basato su dati ISTAT, Banca d’Italia, Polizia di Stato e Datareportal, ha elaborato per la prima volta un indice regionale del rischio in Italia, fotografando le aree più vulnerabili.
A livello nazionale il rischio è più alto al Nord e al Centro, con la Lombardia al primo posto (indice 10), seguita da Emilia-Romagna (8,91) e Veneto (8,60). Il Sud e le Isole appaiono meno esposti, ma non per assenza del fenomeno: la minore penetrazione digitale e i redditi più contenuti li rendono un terreno meno fertile per i truffatori.
In questo quadro, l’Abruzzo si colloca al 14° posto, con un indice di 5,37, posizionandosi nella fascia medio-bassa della classifica. Secondo lo studio, la vulnerabilità regionale è legata a una combinazione di fattori: reddito medio disponibile relativamente contenuto (20.100 euro), ridotta penetrazione dei social media (63% di utenti attivi) e una popolazione in cui non manca la fascia d’età più colpita (45-55 anni).
“Il rischio in Abruzzo è più basso rispetto alle regioni del Nord, ma non si può abbassare la guardia” spiegano gli analisti di Truffa.net, “le truffe romantiche colpiscono ovunque e la prevenzione resta l’arma principale per tutelare le persone più esposte”.
La classifica regionale completa colloca dietro l’Abruzzo regioni come Molise (5,25), Basilicata (5,13) e Puglia (4,69), mentre la Calabria (3,75) e la Sardegna (3,45) chiudono la graduatoria.