Pescara. L’Orchestra Amadeus sfida le consuetudini: nella sala consiliare del comune di Pescara un viaggio da Beethoven ai Coldplay.
Giovedì 11 settembre alle ore 21:00, la Sala Consiliare del Comune di Pescara ospiterà il concerto “Rock’n’Classic” dell’Orchestra Giovanile “Amadeus”, diretta dal maestro Matteo Passarelli.
L’evento ad ingresso gratuito, realizzato in collaborazione con il Coro Note in Gioco, direttrice Annalisa Cialini, e con il patrocinio del Comune di Pescara, propone un viaggio musicale che unisce classica e rock in arrangiamenti originali.
“Rock’n’Classic” è un progetto ideato dal maestro Passarelli che mette in dialogo due mondi solo in apparenza distanti: la potenza della musica contemporanea e la profondità della tradizione classica.
Attraverso medley e arrangiature curate dallo stesso Passarelli, il concerto si trasforma in un ponte tra epoche e linguaggi, mostrando come le grandi sinfonie abbiano influenzato la musica pop e rock di oggi.
Il programma spazia da Mozart e Beethoven fino ai Queen, Morricone, Michael Jackson, Coldplay, Mia Martini e Lucio Battisti, in un repertorio che fonde tradizione sinfonica e classici della musica popolare.
L’Orchestra Giovanile Amadeus è composta da musicisti tra i 14 e i 22 anni, provenienti da scuole medie a indirizzo musicale e licei musicali, con l’obiettivo di formare i giovani alle prime esperienze orchestrali in un contesto inclusivo e creativo.
Fondata nel 2008, l’orchestra si è esibita in sedi prestigiose come il Grosser Saal del Festival di Salisburgo e la Basilica Superiore di Assisi. L’associazione culturale Amadeus è presieduta da Dino Marchegiano. Dal gennaio 2025, è diretta dal M° Matteo Passarelli, che ha inaugurato con questo progetto una nuova fase artistica dell’ensemble.
“Rock ‘n’ classic” è un progetto che fonde la potenza della musica contemporanea con la profondità della musica classica, trasformando l’ascolto in un viaggio nella storia del pensiero musicale”, dichiara Matteo Passarelli. È l’occasione per riscoprire come le grandi sinfonie abbiano posto le basi dell’armonia occidentale e come le canzoni popolari moderne ne raccolgano ancora l’eco, traducendo in linguaggi nuovi la stessa tensione verso la bellezza e l’emozione condivisa”.
“Attraverso questi miei arrangiamenti originali in forma di medley”, conclude il maestro, “ho tentato di dare vita non solo ad uno spettacolo, ma anche ad un invito a riflettere su come la musica, in ogni epoca, sia stata specchio delle passioni umane e ponte tra generazioni, culture e visioni del mondo”.