Ha dichiararlo è Marcello Vivarelli, segretario regionale della Fesica-Confsal Abruzzo, commentando il recente incontro di Pescara tra l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, e i parlamentari abruzzesi.
“Da cinque anni denunciamo senza sosta la condizione dei circa 150 lavoratori delle cooperative che operano in appalto presso la Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Finalmente qualcosa si muove, ma non è sufficiente: se la politica vuole davvero dare risposte, può farlo subito e senza alibi. La strada della società in house resta del tutto percorribile. Sarebbe una scelta seria e strutturale, capace di garantire stabilità e dignità a lavoratori che da anni assicurano servizi essenziali senza però avere alcuna certezza sul futuro”, continua Vivarelli.
“Dispiace constatare che alcuni lavoratori abbiano rinunciato alla protesta su ‘consiglio’ di qualche politico locale. In questo modo si indebolisce la battaglia e si offre un comodo alibi a chi vuole mantenere lo status quo. Allo stesso tempo, è sconcertante vedere che altre sigle sindacali si siano ‘svegliate’ solo oggi, dopo anni di silenzio assordante. Dove erano quando i lavoratori chiedevano di essere ascoltati? Perché non hanno detto la verità, preferendo fare annunci vuoti?”, aggiunge il sindacalista.
Vivarelli sottolinea inoltre che “Con l’espletamento del concorso pubblico per assistenti amministrativi, a breve la Asl inizierà ad assumere i vincitori. Chi dei precari non lo ha passato, oppure non si è iscritto – c’è chi si ritrova precario addirittura a 65 anni – o si trova molto indietro in graduatoria, rischia seriamente di restare disoccupato anche dopo molti anni di lavoro. Per questo il tempo è un fattore decisivo.”
Sul fronte normativo, il leader della Fesica-Confsal Abruzzo dichiara: “L’emendamento al cosiddetto Decreto Economia, che mirava a estendere le tutele anche al personale amministrativo e tecnico delle Asl, è stato bocciato, ma il disegno di legge collegato proseguirà il suo iter in Parlamento. È lì che i parlamentari abruzzesi devono dimostrare serietà: trasformare le parole in fatti concreti. Servono scelte chiare, servono soluzioni vere. Non possiamo accettare che chi garantisce ogni giorno servizi essenziali alla collettività continui a vivere in una condizione di precarietà inaccettabile.”
“Noi non molliamo. La Fesica-Confsal continuerà a vigilare e a battersi, perché questi lavoratori non sono e non devono essere trattati come dipendenti di serie B. Ai lavoratori dico: restate uniti, non fatevi scoraggiare. Questo sindacato continuerà ad accompagnarvi passo dopo passo fino a quando l’internalizzazione non sarà una realtà”, conclude Vivarelli.
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