L’Aquila. Incinta alla 25esima settimana ha un’emorragia celebrare, operazione d’urgenza salva lei e fa nascere la bimba.
Una bella storia di buona sanità arriva dall’ospedale San Salvatore dell’Aquila dove, nei giorni scorsi è stata salvata la vita a una mamma 40enne e alla sua bambina.
“Orgoglioso di una sanità che sa affrontare con competenza e dedizione le sfide più difficili.
Complimenti agli straordinari medici e operatori del San Salvatore dell’Aquila per un intervento che resterà nella storia della nostra sanità”. Ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.
“Grazie al perfetto gioco di squadra e all’altissima specializzazione sono stati protagonisti i radiologi interventisti Aldo Victor Giordano e Sergio Carducci, il neurochirurgo Alessandro Ricci, i ginecologi Gabriele Lagnemma e Sonia Paleri, la neonatologa Arianna Mareri, l’anestesista Emilia Barattelli, il tecnico radiologo Alessia Risdonna, l’infermiera professionale Marianna Centi, insieme al reparto di Rianimazione, diretto dal professor Franco Marinangeli con il dottor Antonello Ciccone, e all’équipe di Neonatologia, diretta dalla dottoressa Sandra Di Fabio. Un intervento salvavita che ha permesso di far nascere una bimba e operare con successo la sua mamma colpita da aneurisma cerebrale: entrambe oggi stanno bene”.
La donna, proveniente da Teramo, alla 25esima settimana di gravidanza, è stata sottoposta con successo a un intervento dopo aver subito un grave aneurisma cerebrale.
La paziente è in miglioramento, mentre la neonata è ricoverata in terapia intensiva neonatale (TIN).
Il team medico ha dovuto prendere decisioni rapide e complesse per salvaguardare sia la madre sia la figlia.
Il 21 agosto la donna ha avvertito un forte mal di testa ed è arrivata all’ospedale di Teramo, dove era in follow-up per complicazioni legate alla gravidanza. La valutazione ha evidenziato la presenza di un aneurisma voluminoso rotto con emorragia cerebrale, motivo per cui è stata trasferita al San Salvatore di L’Aquila, dotato di Terapia Intensiva Neonatale (TIN).
La paziente, seppur lucida, era ad alto rischio di sanguinamento. Il feto non mostrava danni evidenti. Un’équipe multidisciplinare ha valutato la situazione e optato per un cesareo d’urgenza, considerato l’elevato pericolo per la madre. La priorità era preservare entrambe le vite.