Pescara. Il consigliere regionale Antonio Di Marco, vicepresidente della Commissione Ambiente, interviene sul futuro delle Terme di Caramanico e lancia un appello alla Regione affinché si impegni con “fatti concreti” per il rilancio del comparto. La sua dichiarazione arriva a commento delle recenti parole del presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri.
“Ringrazio il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri per le parole spese in favore delle Terme di Caramanico e per la promessa che ‘le acque resteranno al paese'”, ha dichiarato Di Marco, “ma non posso non rilevare come, ad oggi, la Regione, e in particolare il presidente Marco Marsilio, non abbia mostrato la stessa passione e la stessa determinazione allo scopo”.
Di Marco ha ricordato di aver presentato un emendamento in sede di bilancio per stanziare 8 milioni di euro per l’acquisizione dei lotti termali, proposta che è stata bocciata dalla maggioranza. “Bocciando questa proposta Marsilio di fatto si è tirato indietro, per questo oggi gli chiediamo di non perdere altre opportunità”, ha affermato il consigliere.
Secondo Di Marco, i lotti non possono essere trattati “a compartimenti stagni”, ma è necessario un “piano industriale unitario per il rilancio termale, capace di garantire non solo il mantenimento delle sorgenti a Caramanico ma anche la valorizzazione di un patrimonio storico, economico e occupazionale”.
Nel suo appello, il consigliere ha anche riconosciuto l’atteggiamento collaborativo del sindaco di Caramanico, Franco Parone, pur sottolineando che “non può essere lasciato solo”. Di Marco ha inoltre citato come modello il “Distretto abruzzese del benessere”, un progetto avviato nel 2005 che, a suo avviso, aveva già individuato la strada giusta. “Aspettare ancora”, ha concluso Di Marco, “significa condannare Caramanico a un declino irreversibile”.