L’Aquila. recentemente approvato in Consiglio Regionale l’emendamento pdl 86/2025, che apre la strada alla nomina di Comandanti della Polizia Locale anche al di fuori del corpo. La nuova norma, firmata dai consiglieri Verrecchia (FdI), Mannetti (Lega) e Scoccia (Noi Moderati), consente di affidare l’incarico a un altro dirigente comunale o addirittura a un dirigente di un’altra amministrazione tramite “scavalco condiviso”.
La decisione ha sollevato la “ferma contrarietà” della CISL FP Abruzzo Molise, che ritiene la misura “potenzialmente illegittima” e lesiva dell’autonomia e della professionalità del Corpo.
“Mortifica le competenze professionali”
“Con questo emendamento si introduce una forzatura normativa che rischia di snaturare il ruolo del Comandante, trasformandolo da figura di garanzia e legalità a incarico fiduciario di natura politica” ha sottolineato Antonella Renzetti, Coordinatrice interregionale CISL FP Abruzzo Molise, “una deriva pericolosa che mortifica le competenze professionali e indebolisce l’intero Corpo”.
Il sindacato ha già inviato una nota ufficiale al Presidente della Regione, Marco Marsilio, e al Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, per chiedere che la norma venga corretta o superata con un nuovo intervento legislativo. L’organizzazione sottolinea il rischio di compromettere la sicurezza urbana e la fiducia dei cittadini, riducendo la Polizia Locale a un servizio subordinato a dinamiche estranee alla sua funzione naturale.
Il Segretario generale Vincenzo Mennucci conclude ribadendo che la Polizia Locale “non può essere oggetto di scorciatoie legislative che ne minano l’autonomia. Va invece rafforzata e messa nelle condizioni di operare al meglio, per rispondere con competenza e imparzialità ai bisogni dei cittadini”.