Manoppello. L’8 agosto 1956 un devastante incendio nella miniera di carbone di Bois du Cazier, in Belgio, provocò la morte di 262 persone, tra cui 136 italiani. Tra le vittime, 60 erano abruzzesi di cui 22 provenivano da Manoppello, comune oggi noto come “Città Martire” per il sacrificio della sua gente.
A 69 anni da quella tragedia, la comunità di Manoppello rinnova il ricordo delle vittime con una serie di iniziative commemorative, in contemporanea con le cerimonie ufficiali che si svolgono in Belgio.
Il sindaco di Manoppello, Giorgio De Luca, insieme agli assessori Roberto Cavallo e Noemi Tridenti, sarà presente a Charleroi presso l’ex sito minerario trasformato in museo e centro studi, patrimonio Unesco, per partecipare alle commemorazioni promosse dalle autorità belghe, insieme a rappresentanti italiani e europei. Tra questi, anche l’abruzzese Pierre Di Toro, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles.
Nel territorio di Manoppello, le celebrazioni prenderanno il via alle ore 8.10 in piazza Marcinelle, con il vicesindaco Giulia De Lellis e il presidente del Consiglio Comunale Davide Iezzi a presiedere la cerimonia. Prevista la lettura dei nomi dei minatori abruzzesi, la deposizione di una corona d’alloro e la partecipazione di familiari, tra cui Lucia Romasco, vedova di uno dei minatori, e i componenti dell’associazione “Marcinelle per non dimenticare”, guidata da Davide Castellucci.
Saranno presenti autorità regionali, parlamentari abruzzesi, rappresentanti civili, militari e religiosi, sindaci dei Comuni limitrofi, sindacati e associazioni territoriali.
Successivamente, alle 9, la commemorazione proseguirà presso la Basilica del Volto Santo, nel cimitero comunale, con una visita alla cappella dedicata alle Vittime di Marcinelle, recentemente restaurata.
Le iniziative continueranno durante la mattina nei Comuni vicini di Turrivalignani, Lettomanoppello e Serramonacesca – Passo Lanciano e si concluderanno alle 21 in piazza Marcinelle con il recital Reditus, la via del ritorno, a cura dell’associazione Arkè, che attraverso musica e parole ripercorre le storie di emigrazione e memoria, con un’attenzione particolare al legame tra le generazioni.
Il sindaco De Luca sottolinea: “Ricordare Marcinelle significa onorare il sacrificio di chi ha lasciato la propria terra in cerca di dignità e lavoro. Quei nomi e quelle storie ci obbligano a non dimenticare e a difendere ogni giorno i valori del lavoro, della sicurezza e della memoria”.
La giornata è organizzata dal Comune di Manoppello con il Centro Studi Marcinelle, l’Oratorio San Nicola, la Pro Loco e l’associazione Marcinelle per non dimenticare.