Inaugurazione locali IPM: Marsilio, Regione in prima linea contro il sovraffollamento carcerario e per la reintegrazione sociale dei giovani detenuti.
“Dal 2009 i nostri ragazzi sono dovuti andare fuori regione a scontare le loro pene, in istituti molto lontani dai loro territori di provenienza, con conseguenze traumatiche anche nel rapporto con le famiglie, incontrando difficoltà maggiori nel percorso di recupero e reinserimento sociale. Con circa 600 detenuti su poco più di 500 posti disponibili, i 28 posti che vengono riaperti oggi rappresentano un contributo importante contro il sovraffollamento”.
È quanto ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, a margine dell’inaugurazione dei nuovi locali dell’Istituto Penale per i Minorenni (IPM) in via Giuseppe Mezzanotte a L’Aquila.
“A questo si aggiunge il lavoro portato avanti come Regione Abruzzo – ha aggiunto Marsilio – perché gli assessori Nicoletta Verì e Roberto Santangelo hanno costruito un processo di sinergia concreta tra le istituzioni dando vita con l’Amministrazione penitenziaria a protocolli che prima non c’erano, mettendo in campo politiche sociali, sanitarie, di vicinanza, recupero, collaborazione che consentono un percorso più completo di reinserimento sociale di questi giovanissimi detenuti”.
Nel suo intervento, sottolineando il prezioso lavoro dei componenti la giunta, il presidente ha ricordato i provvedimenti importanti assunti dal governo regionale negli ultimi mesi: 7 milioni di euro, uno dei quali dedicato specificamente all’IPM dell’Aquila e altri 3 milioni circa rispondendo agli avvisi ai bandi del Ministero della Giustizia, oggi rappresentato dai due sottosegretari presenti a L’Aquila, Andrea Ostellari e Andrea Delmastro Delle Vedove.
“La concretezza del governo su questi temi – ha detto il presidente della Regione – dimostra quale sia la differenza tra lo Stato che vuole essere presente nel territorio e tra i cittadini e chi invece in passato ha allontanato o chiuso istituti, istituzioni, generando il progressivo abbandono dello Stato. Non so per quali ragioni e con quali giustificazioni si sia potuto decidere nel 2016, sette anni dopo il sisma, a ristrutturazione di fatto più o meno completata che tornò a rendere agibile questo istituto, farne altro come se non esistesse, come se all’epoca non ci fosse un’emergenza carceri, come se il problema del soprannumero fosse nato oggi. Non è così, ci sono radici antiche e io credo che queste politiche sbagliate del passato, oggi corrette da una diversa presenza e attività del governo nazionale con la piena collaborazione delle istituzioni locali, con il Sindaco e la città dell’Aquila in prima fila, che hanno l’onere e l’onore di ospitare l’istituto nel proprio territorio comunale, hanno dato il segno tangibile di un cambio di passo davvero importante e decisivo.
All’inaugurazione hanno partecipato le più alte cariche istituzionali, militari e religiose del territorio, tra cui il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, il senatore Guido Liris, il procuratore della Repubblica del Tribunale per i Minorenni, David Mancini, il capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile, Antonio Sangermano, che ha provveduto a dare lettura del messaggio inviato dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio, il direttore del Provveditorato alle Opere pubbliche Gennaro Di Maio.