L’Aquila. L’Abruzzo si trova in una situazione critica per quanto riguarda la sanità pubblica: il disavanzo sanitario tendenziale per il 2025 ha già raggiunto quota 128 milioni di euro, con un deficit certificato di almeno 65 milioni solo nei primi sei mesi dell’anno. Un trend in forte peggioramento che segue il solco negativo dei precedenti anni, con un disavanzo di oltre 68 milioni nel 2023 e di 113 milioni nel 2024.
“Questi numeri sono allarmanti e sottolineano come la sanità abruzzese sia in pieno collasso”, dichiarano i consiglieri regionali Giovanni Cavallari e Vincenzo Menna. “Il disavanzo, calcolato al netto delle coperture straordinarie come il fondo GSA e il fondo Playback, sarebbe in realtà ancora più pesante. Il fatto che la Giunta regionale non prenda provvedimenti concreti di fronte a questa emergenza è inaccettabile.”
Le criticità maggiori riguardano:
- Liste d’attesa in costante aumento;
- Crescente mobilità passiva, con pazienti costretti a rivolgersi ad altre regioni;
- Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) ancora non raggiunti.
“Nonostante la situazione drammatica, la Giunta Marsilio continua a confermare i vertici delle ASL, ovvero coloro che sono responsabili del fallimento gestionale”, affermano Cavallari e Menna, “Questo dimostra un’assoluta mancanza di responsabilità e una scelta che premia l’inefficienza a scapito dei cittadini.”
Il deficit sanitario non è un problema isolato: per coprirlo la Regione ha già avviato tagli a settori strategici come trasporti, agricoltura, turismo, cultura e infrastrutture. “Il rischio è che tutto il sistema regionale si blocchi, con conseguenze drammatiche per l’intera comunità abruzzese, a cui si aggiunge la minaccia di un aumento della pressione fiscale.”
I consiglieri concludono con un appello: “Basta parole, servono azioni immediate e radicali. La Regione deve sostituire chi ha fallito e adottare una gestione trasparente, efficiente e orientata ai risultati. L’Abruzzo non può permettersi di affondare per colpa dell’incapacità politica.”