L’Aquila. Nella Commissione Consiliare “garanzia e controllo”, tenutasi venerdì 25 luglio 2025, il CONALPA (Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio ETS), organizzazione no-profit per la tutela degli alberi, foreste, giardini e paesaggi, per la divulgazione scientifica e culturale e per l’educazione ambientale, ha acquisito ulteriori informazioni che confermano la coerenza della sue azioni civiche a difesa delle alberature del Parco Polsinelli, parco dell’ex Caserma Rossi degli Alpini a L’Aquila, danneggiata dal sisma del 2009.
In particolare sono stati confermati due aspetti: il primo riguarda le dimensioni degli alberi tagliati e
l’impatto generale dei lavori sulla funzionalità del parco stesso; il secondo riguarda la mancata redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali o DOCFAP.
Obbligatorio per interventi di importo superiore a 5.538.000 euro, il DOCFAP serve a individuare gli obiettivi da perseguire e i fabbisogni da soddisfare, permettendo di identificare alternative progettuali efficienti.
Sulla base del confronto tra le alternative prese in considerazione, il DOCFAP ha lo scopo di individuare la soluzione migliore sia per l’ambiente che per la collettività in termini di costi e di benefici, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e alle prestazioni da fornire.
Il DOCFAP è, a sua volta, alla base della redazione del Documento di indirizzo alla progettazione (DIP).
Esso individua e analizza le tutte possibili soluzioni progettuali che possono prevedere:
– l’ipotesi di non realizzazione dell’intervento e le simulazioni delle alternative di tracciato
per le infrastrutture lineari (oppure relative alla mobilità e al trasporto);
– l’alternativa tra la realizzazione di una nuova costruzione e il recupero di un edificio esistente per le opere puntuali, promuovendo il riutilizzo di aree dismesse, urbanizzate o degradate e limitando il consumo di suolo;
– la migliore localizzazione dell’intervento per le opere puntuali di nuova costruzione.
Il DOCFAP può analizzare le soluzioni tecniche, economiche e finanziarie, anche in relazione agli aspetti manutentivi dell’opera da realizzare. Prende in considerazione e analizza tutte le opzioni possibili, inclusa l’ipotesi di non realizzazione dell’intervento (la cosiddetta “soluzione zero”), al fine di consentire un effettivo confronto tra le diverse alternative. Il DOCFAP evidenzia così tutti i possibili impatti delle varie alternative confrontandoli a livello territoriale, ambientale, paesaggistico, culturale e archeologico.
L’opera in oggetto ha un costo complessivo intorno ai 4.700.000 euro, non troppo lontano dal limite dell’applicazione obbligatoria DOCFAP, la cui redazione è facoltativa per importi da 150.000 a 5.538.000 euro, obbligatoria per importi superiori).
Se, per completezza e meticolosità, si fosse applicata questa procedura, forse le cose sarebbero andate diversamente.
Oltre ai 30 alberi tagliati per la realizzazione della rotonda, per completare le opere interne ne verrebbero tagliati altri 60, anche di dimensioni che superano tranquillamemente i 18 metri di altezza, all’interno dell’ex Caserma Rossi.
Il CONALPA continuerà la sua azione civica affinchè le restanti alberature vengano inserite nel progetto e tutelate dagli abbattimenti.